Xiaomi, subito dietro a Huawei, è la più grande produttrice di smartphone in Cina ed ha fatto un balzo qualitativo davvero enorme nel giro di pochi anni. Solo durante il 2015 ha venduto 70 milioni di device, un numero strabiliante considerato il fatto che molti Xiaomi non vengono distribuiti in tutto il mondo.
Il nuovo Mi 5 è la massima espressione dell’estro e della qualità del colosso cinese che nei propri prodotti ci mette qualità, design e soprattutto potenza. Quello in cui però Xiaomi pecca (e nemmeno per sua colpa) è il volume di produzione con cui “sforna” i suoi device. Avendo una catena di produzione decisamente più contenuta della concorrenza, come ad esempio Samsung, Xiaomi si vede costretta ad adottare un modello di “vendita flash”, ovvero permette l’acquisto solo per un periodo limitato di tempo fino ad esaurimento scorte; tuttavia qualcosa è destinato a cambiare e la società cinese intende fare ammenda.
Stando ad una lettera aziendale trapelata della stessa Xiaomi si evince come il CEO Lei Jun, si assuma tutta la responsabilità per la fase di produzione, andando a sostituire il precedente capo dipartimento, Zhou Guanping, ora spostato al dipartimento di ricerca tecnologica. In “soldoni” questo vuol dire che ben presto ci saranno cambiamenti radicali in casa Xiaomi e potremo vedere presto un incremento al volume di produzione e quindi l’abbandono definitivo al modello di “vendita flash”, passando alla vendita online e al “dettaglio” come i concorrenti più blasonati.
Attualmente infatti Xiaomi produce una media di 700.000 Mi 5 al mese, contro i 900.000 di Huawei e gli oltre 2 milioni di Oppo. Un nuovo futuro, più roseo e prosperoso, si presenta quindi dinanzi al colosso cinese che ha inoltre deciso di occupare un nuovo segmento di mercato presentando un device nuovo di zecca.
Come saprete infatti i box basati su Android TV se ne trovano davvero pochi e soprattutto di qualità ancora meno. A scanso del Nexus Player, dell’Nvidia Shield e del Razer Forge TV è un settore ancora in evoluzione il quale necessita di concorrenti, ed è per questo che al Google I/O 2016 Xiaomi ha presentato il Mi Box, un box basato su Android TV in arrivo a breve negli Stati Uniti d’America.
Pubblicizzato da Hugo Barra stesso su Twitter, il Mi Box (similmente con quanto fatto con il Nexus Player) verrà lanciato con un Android 6.0.1 Marshmallow, con un supporto nativo al formato 4K e High Dynamic Range (HDR). Acquistandolo inoltre riceverete inoltre il Mi Game Controller, un pad per giocare con tutti le applicazioni compatibili.
Sotto la scocca del Mi Box troveremo una CPU quad-core Cortex A52 da 2.0 GHz, 2 GB di RAM e 8 GB di memoria interna (il supporto alle microSD non è stato al momento confermato). Per espandere la memoria ROM è resa disponibile una porta USB 2.0 per chiavette ed hard drive esterni.
Per quanto riguarda la connettività il Mi Box include un’antenna Wi-Fi dual band (2,4 e 5 GHz), una porta HDMI 2.0a con pieno supporto al 4K e al surround 7.1. Il telecomando esterno con cui sarà possibile interagire viene alimentato da un paio di batterie AAA ed include anche un microfono per i comandi vocali forniti da Android TV.
Xiaomi's Mi Box, our 4K Android TV set-top box w/ Bluetooth voice remote, will be coming to the US soon! #io16 pic.twitter.com/UE30kwuAnc
— Hugo Barra (@hbarra) May 18, 2016
Ancora non sono state date informazioni circa disponibilità e prezzi, si sa solamente che arriverà presto negli USA, ma la distribuzione nel resto del mondo è abbastanza probabile, visto anche l’aumento della produttività di Xiaomi che sembra proprio volersi affermare anche nel settore dei box TV con il suo Mi Box.
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