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ZanzaMapp, localizza e distruggi le zanzare con un’app

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ZanzaMapp, un’applicazione davvero inconsueta. Al giorno d’oggi non esiste cosa che uno smartphone adeguatamente programmato non possa fare. Una tra le funzioni certamente più strane ed al contempo più utili che possiamo trovare a bordo del nostro device è rappresentata, senza alcun dubbio, dalla possibilità di mappare le zanzare che girano nei nostri dintorni e che infastidiscono le nostre estive giornate al sole trascorse in giardino o sul terrazzo all’aria aperta. In questo caso, per quanto bizzarra possa apparire, ZanzaMapp svolge egregiamente il suo compito contribuendo a tenere lontani i fastidiosi insetti. Uno strumento con ampio uso di strategie di controllo basate sulle abitudini delle zanzare. Vediamo questo curioso strumento applicativo.

ZanzaMapp, un’invenzione tutta italiana

Alcuni esperti appartenenti alla cerchia interna dell’Università della Sapienza di Roma hanno sviluppato l’applicazione ZanzaMapp che ben si presta allo scopo di questa recensione: trovare zanzare attraverso il sistema di geolocalizzazione cellulare.
Un sistema di controllo accuratamente progettato per sopperire alle richieste pervenute a seguito della temibile zanzara tigre portatrice del virus Zika, che ha mietuto un cospicuo numero di vittime nei paesi dell’America Latina.

L’idea è nata da un progetto di Cesare Bianchi, un ricercatore della Sapienza di Roma che è stato in grado di inglobare nel progetto specifici rami di competenza complementari derivati da studi di natura fisica, scientifica ed informatica per la catalogazione e la ricerca di informazioni in rete oltre che per il sistema di posizionamento globale.Zanzmapp App

ZanzaMapp è il sunto di mesi di studio ed implementazioni che hanno consentito di creare un’app multipiattaforma in grado di soddisfare la richiesta specifica per la quale è stata concepita: sconfiggere le zanzare portatrici di malattie esotiche. Un prodotto universale che troviamo tanto su Android che su iOS e Windows Phone oltre che tramite l’apposita web-app che rimanda al link ufficiale presente presso la pagina ufficiale dei sito web.
Un portale in grado di operare attraverso un piattaforma di gestione basata sui feedback degli utenti che verranno incrociati e flitrati attraverso apposite tabelle di rilevamento empirico utilizzate e sviluppate direttamente dai ricercatori.

Un contributo davvero soddisfacente che potrà essere esteso ulteriormente attraverso la stretta collaborazione degli enti territoriali che, ancora oggi, non possiedono un loro database attinente tale tipologia di dati.
Il compito di ZanzMapp app sarà fondamentalmente quello di associare le sensazioni di fastidio con i dati sulle rilevazioni entomologiche relative alla fascia territoriale di interesse. Uno strumento utile, azzarderei dire essenziale, ai fini della prevenzione malattie e per l’ottimizzazione mirata dei controlli sugli sciami di zanzare nocive.

ZanzaMapp Android

Una delle finalità essenziali del progetto ZanzMapp è quello di poter riuscire a rendere attivi i cittadini nella lotta al fenomeno sulla base dell’idea di una collettiva “scienza cittadina”. L’applicazione stessa, infatti, consente già di suo a provvedere ad un adeguato supporto alle segnalazione da parte dell’utenza attiva che può tra l’altro approfondire gli aspetti nocivi relativi alla problematica.

Vi è, inoltre, anche la possibilità di piazzare apposite trappole secondo i metodi scientifici stabiliti dai ricercatori per poi condividere i risultati con la community sfruttando l’interfaccia applicativa via software direttamente dal proprio smartphone o tablet.
ZanzaMapp zanzare

Tra le altre cose, sarà altresì possibile attivare un servizio di email alert per le amministrazioni in caso di superamento delle soglie base di riferimento previste per la zone specifiche in cui si rilevi la presenza delle zanzare provvedendo a creare un filo diretto con gli esperti sempre pronti a rispondere alle richieste.
Alessandra della Torre, coordinatrice parassitologa del gruppo Medical Entomology della Sapienza e Beniamino Caputo, collaboratore di ricerca, sono i principali interpreti della scena, da sempre in prima linea per la lotta alle malattie parassitarie causate dalle zanzare.

I virus esotici, come il Dengue, il Chikungunya e lo Zika, vengono importati qui in Italia dai viaggiatori di aree tropicali endemiche; se i soggetti vengono punti da specie di zanzare rilevate sul nostro territorio, come soprattutto la Zanzara Tigre, possono trasmettere virus alle stesse zanzare che a pochi giorni di distanza possono a loro volta essere in grado di contagiare una persona attraverso la puntura: il rischio in Europa è concreto ormai da anni ed è dimostrato dalle conseguenze scaturite dal Chikungunya virus, manifestatosi in Emilia Romagna nel corso del 2007 e che, da diversi recenti casi di trasmissione autoctona, risulta anche in Francia e Croazia

L’interfaccia è davvero molto user-friendly ed intuitiva. Permette di inviare un report sul numero di zanzare rilevate nonché l’ubicazione geografica del rilevamento, l’ora e, volendo essere proprio pignoli, anche una foto da utilizzarsi poi per l’identificazione della specie. Allo stesso modo, la mancanza di segnalazioni utili può contribuire all’indicazione di safe-areas in cui la presenza di zanzare risulta nulla o comunque limitata.
In-app, inoltre, davvero importante è la presenza di schede informativa sulle varie specie di zanzara esistenti e tutti i rischi ivi connessi, sulle azioni preventive da intraprendere e sulle nuove specifiche esigenze sanitarie.

ZanzaMapp applicazione

ZanzMapp offre dati pubblici offerti in forma completamente anonima in formato open source liberamente consultabile ed aggiornabile. Un’applicazione senz’altro utile della quale difficilmente se ne potrà fare a meno.
E voi che cosa ne pensate? Ritenete opportune le misure preventive ed informative messe in atto dai ricercatori della Sapienze di Roma o credete siano contromisure inadeguate e superflue? Esprimete pure la vostra lasciandoci un vostro riscontro diretto attraverso l’apposito box dei commenti. 

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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