Cecità e intestino: il collegamento tramite i batteri

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L’importanza per la nostra salute che ha l’intestino sta venendo scoperta sempre di più negli ultimi. Rivesta un ruolo da protagonista in tal senso e ancora di più lo fanno i batteri al suo interno. Una flora batterica sana sembra in grado di evitarci una lunghissima lista di complicanze. Apparentemente, secondo un nuovo studio, tra quest’ultime ci sarebbe la cecità. Secondo test fatti sui topi infatti, i batteri sarebbero in grado di causare la perdita della vista.

Il filo conduttore dietro questo studio è stato trovare tracce dell’intestino all’interno di aree danneggiate degli occhi di alcuni topi; nello specifico si parla di esemplari con la mutazione genetica Crumbs homolog 1. La suddetta è collegata a patologie come la retinite pigmentosa e dell’amaurosi congenita di Leber, la prima che comporta una cecità parziale e l’altra anche totale.

 

Il rischio di cecità dietro ad alcuni batteri intestinali

Cosa c’entra una patologia congenita degli occhi con i batteri dell’intestino. Sembrerebbe che la suddetta permetta a quest’ultimi proprio di raggiungere gli occhi. Andando a lavorare su questa deficienza, che si basa sostanzialmente di una proteina che non riesce a tenere sana una barriera protettiva lasciando una via aperta agli agenti patogeni. Lavorando sulla proteina potrebbero nascere trattamenti per impedire la cecità dovuta ad alcune patologie specifiche, come le due sopracitate.

Le parole dei ricercatori dello studio: “Abbiamo trovato un legame inaspettato tra l’intestino e l’occhio, che potrebbe essere la causa della cecità in alcuni pazienti. I nostri risultati potrebbero avere enormi implicazioni per trasformare il trattamento delle malattie oculari associate a CRB1. Poiché abbiamo rivelato un meccanismo completamente nuovo che collega la degenerazione della retina all’intestino. Le nostre scoperte potrebbero avere implicazioni per uno spettro più ampio di patologie oculari, che speriamo di continuare a esplorare con ulteriori studi”.

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