Negli ultimi quarant’anni i casi di diabete nel mondo sono quintuplicati passando da circa 100 milioni a più di 500. Le case di questo aumento sono diverse tra cui più diagnosi in paesi con economie emergenti. Una grossa fetta di colpa però riguarda le diete, un’alimentazione sempre più sbilanciata e carica di zuccheri e grassi. Un’analisi dei dati ha mostrato che solo nel 2018 i nuovi casi legati alle diete riguarda il 70% del totale, quasi 15 milioni.
Nel caso più specifico, le colpe da attribuire alla cattiva alimentazione nei nuovi casi di diabete, ci sono 11 diversi fattori dietetici considerati. I tre principali si sono dimostrati i più significativi: cereali integrali insufficienti, riso e grano troppo raffinati e troppa carne lavorata. Altri fattori considerati minori però sono la scarsità di verdure e di noci.
L’effetto dell’alimentazione sui nuovi casi di diabete
Lo studio ha visto anche alcune differenze particolari. I casi di diabete a causa proprio di diete sbilanciate sono di più negli uomini rispetto alle donne mentre per quanto riguarda l’età, sembra avere un impatto maggiore nei giovani rispetto agli anziani. Anche a livello geografico ci sono aspetti da sottolineare. Nelle aree urbane ci sono più casi rispetto alle aree rurali e la maggior parte sono stati registrati in Europa centrale e orientale e l’Asia centrale. La causa più probabile in questo caso fa riferimento al forte consumo di carne rossa e carne lavorata nella dieta media.
Le parole dei ricercatori: “Il nostro studio suggerisce che la scarsa qualità dei carboidrati è una delle cause principali del diabete di tipo 2 attribuibile alla dieta a livello globale e con variazioni importanti per nazione e nel tempo. Se non controllato e con un’incidenza prevista solo in aumento, il diabete di tipo 2 continuerà a influire sulla salute della popolazione, produttività economica, la capacità del sistema sanitario e guidare le disuguaglianze sanitarie in tutto il mondo.”