Un team di ricercatori ha recentemente escluso la possibilità che l’umanità possa entrare in contatto con degli extraterrestri. Nel loro studio affermano che siamo l’unica forma di vita intelligente nell’universo conosciuto.
Il paradosso di Fermi
Il team ha basato il proprio studio sul “paradosso di Fermi“. Esso, attribuito al fisico Enrico Fermi, mette in relazione la vastità dell’universo con la mancanza di prove dell’esistenza di civiltà extraterrestri.
Esso afferma: “Data la grande quantità di stelle nell’universo osservabile, è naturale pensare che la vita possa essersi sviluppata in molti pianeti e che da esse si siano evolute delle civiltà extraterrestri. Ma se è davvero così, dove sono tutte quante? Perchè non abbiamo ricevuto prove della loro esistenza?”.
La conclusione dello studio
Il rapporto dei ricercatori si intitola “Dissolvere il paradosso di Fermi“. Dopo aver incorporato ad esso nuovi elementi tra cui pregiudizi e incertezze, hanno concluso che la civiltà umana è molto più sola di quanto si pensasse in precedenza.
Anders Sandberg, ricercatore all’Università di Oxford e autore principale dello studio, ha dichiarato: “Si può rispondere al paradosso di Fermi dicendo che l’intelligenza è molto rara“. In conclusione i ricercatori affermano che se mai ci siamo imbattuti in qualche alieno, esso non avrebbe potuto essere una forma di vita intelligente.
Il team afferma: “Quando si rappresentano le distribuzioni realistiche di incertezza, troviamo una sostanziale probabilità che non ci sia altra vita intelligente nell’universo osservabile. Per cui non dobbiamo essere sorpresi quando non se ne individuano delle prove“.