Un nuovo studio italiano condotto da un team di ricercatori di più istituti ha scoperto che di fatto l’esercizio fisico intenso aiuta a ridurre il decorso rapido del morbo di Parkinson. Durante le suddette sessioni è stato visto come in circolazione nell’organismo si sono ridotti gli aggregati noti come alfa-sinucleina. Quest’ultimi sono i responsabili della degradazione dei neuroni in alcune zone specifiche del cervello che portano ai sintomi noti della malattia.
Apparentemente l’effetto che riesce a mitigare il decorso del morbo di Parkinson, che coincide con la maggior possibilità di sopravvivere dei neuroni, è la produzione di dopamina. Il test è stato fatto sugli animali dove è stato visto come questa protezione permette ai neuroni di mantenere il controllo motorio, l’apprendimento visuospaziale, aspetto fortemente legato ai neuroni striatali.
Come ridurre il decorso del morbo di Parkinson
Le parole dei ricercatori dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Gemelli: “Abbiamo scoperto un meccanismo mai osservato, attraverso il quale l’esercizio svolto nelle prime fasi della la malattia induce effetti benefici sul controllo del movimento che possono perdurare nel tempo anche dopo la sospensione dell’allenamento. In futuro, sarebbe possibile identificare nuovi bersagli terapeutici e marcatori funzionali da considerare per lo sviluppo di trattamenti non farmacologici da adottare in combinazione con le attuali terapie farmacologiche.”
La ricerca sul morbo di Parkinson continua strenuamente in tutto il mondo. Si stanno trovando sempre più tasselli, ma al momento rimane una delle malattie neurodegenerative più complicate da affrontare. Questa nuova scoperta può sicuramente aiutare milioni di persone anche visto la facilità di intervento.