Il robot “palla di alghe” utilizza la fotosintesi come carburante per monitorare le acque

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Un team di ricercatori ha sviluppato un dispositivo a forma di palline di alghe per monitorare le acque, che promette di essere rispettoso dell’ambiente. Il marimo, comunemente noto come “palle di alghe” o “palle di muschio”, è una specie a forma di sfera in via di estinzione che si trova comunemente in Giappone e nel Nord Europa.

La specie, che abita i fondali d’acqua dolce, come laghi e fiumi, genera ossigeno alla superficie dell’acqua, come è consuetudine nelle piante idrofite. Di recente, un team di ricercatori del Bristol Unconventional Computer Laboratory dell’Università dell’Inghilterra occidentale ha dimostrato che queste palle verdi possono essere utilizzati per monitorare alcuni parametri come la temperatura dell’acqua e il livello di ossigeno.

I ricercatori hanno presentato i loro risultati in un articolo pubblicato sul Journal of Biological Engineering nel gennaio di quest’anno. Secondo Interesting Engineering, il team ha sviluppato un dispositivo basato sulle suddette specie per monitorare questi parametri e lo ha chiamato “sistema rover attivato da marimo” – o MARS. Il dispositivo è un esoscheletro stampato in 3D delle dimensioni di una palla da baseball che avvolge le palle di alghe.

Secondo Neil Philips, ricercatore senior presso l’UWE, il funzionamento di MARS è semplice: le bolle di ossigeno prodotte dal marimo raggiungono la sfera esterna e le danno movimento, come le famose ruote del criceto. Pertanto, il processo di fotosintesi del marimo (il cui ritmo dipende dalla luce solare) viene utilizzato come carburante per MARS, consentendo al dispositivo di muoversi autonomamente sul fondo del lago.

Secondo i dati sulla velocità del dispositivo, si può dire che non è esattamente una Formula 1. Il MARS si muove a circa la velocità di una lumaca. Tuttavia, indipendentemente dalla sua bassa velocità, è un’opzione praticabile e pratica per l’esplorazione e il monitoraggio ambientale dinamico.

Secondo alcuni pareri, MARS contribuirà all’inquinamento da plastica per quanto riguarda l’acqua. Ma Philips suggerisce che il dispositivo, essendo di plastica, è comunque più ecologico di un drone e che il dispositivo, sebbene sia abbastanza resistente, può comunque “bio-asciugarsi” nel tempo.

Trasformare direttamente l’energia solare in movimento fisico ha una serie di vantaggi. Secondo Philips, il design MARS stampato in 3D, autoalimentato ed esente da manutenzione lo rende un’alternativa più affidabile ed economica ad altri sistemi.

Ora, il team di ricerca mira a produrre un’altra versione del dispositivo compatibile con gli ambienti di acqua salata. E questa volta, Neil Philips spera di riuscirci usando le alghe invece del marimo.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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