Un mix di farmaci anti-età sembra prolungare la vita dei vermi nematodi

Un recente studio ha dimostrato come l'utilizzo combinato di tre farmaci anti-età abbiano portato a raddoppiare la vita di alcuni modelli biologici, tra cui i vermi nematodi.

Sono anni che sentiamo in televisione e leggiamo su Internet sulla scoperta e la messa in vendita di presunti farmaci anti-età che ritardano l’invecchiamento, sia per quello celebrale sia per quello in generale delle cellule dell’organismo. Questi presunti “farmaci dell’eterna giovinezza” molto spesso non sono altro che truffe per guadagnare soldi facilmente. Nonostante ciò, la scienza ha sempre effettuato test e ricerche su quest’ultimi e, recentemente, ha rilasciato una scoperta molto interessante.

 

La scoperta sui farmaci per l’invecchiamento

Una ricerca della National University di Singapore, ha scoperto che utilizzando assieme tre diversi farmaci anti-età, già conosciuti ma che singolarmente non hanno prodotto i risultati sperati, hanno quasi raddoppiato la vita di un verme nematodo. Questi animali biologici vengono spesso utilizzati in laboratorio visto il loro genoma ben delineato e la facilità di osservazione al microscopio. Questa combinazione tripla era già conosciuta per limitare il più possibile il rigetto dopo un trapianto di organi, ma mai utilizzata per combattere l’invecchiamento. L’obiettivo degli scienziati è, infatti, di trasportare i test fatti su questi animali in modo graduale all’uomo, e vedere se ci sono i risultati sperati. Sono state provate varie combinazioni, ma quella più efficace è il mix tra rifampicina, l’allantoina e la rapamicina. Questo tris di agenti ha portato a raddoppiare la durata della vita dei vermi trattati, con un buon stato di salute e senza nessun effetto collaterale. Successivamente, il test è stato fatto anche sui moscerini della frutta, con esito anch’esso positivo.

Ovviamente, la strada per far sì che questo mix venga utilizzato anche nell’uomo è molto lunga, fatta di continui test e studi in laboratorio. L’obiettivo primario non è solo quello di allungare la durata della vita, ma cercare di estendere al massimo la durata dello stato vissuto in buona salute.