La NASA alla ricerca della vita nello spazio con un serpente robotico

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La NASA sta sviluppando un robot simile ad un serpente che sia in grado di strisciare, a caccia di tracce di vita, sulla superficie ghiacciata della luna di Saturno Encelado. Questo robot potrebbe dunque essere in rado di trovare tracce di vita nello spazio e scoprire se davvero c’è vita fuori dalla Terra.

 

EELS: un serpente robotico a caccia di vita nello spazio

Il robot si chiamerà Exobiology Extant Life Surveyor (EELS) ed è stato sviluppato dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) della NASA. Il suo obiettivo è Encelado, una delle 83 lune di Saturno, con la sua superficie ghiacciata, la più bianca e riflettente dell’intero Sistema Solare. I ricercatori ritengono che la sua superficie ghiacciata nasconda al suo interno un oceano liquido, il luogo adatto dove poter cercare tracce di vita al di fuori del nostro Pianeta.

Secondo quanto riportato dai portavoce del JPL, EELS sarà un “robot in grado di movimenti autonomi, simile a un serpente” composto da diversi segmenti ognuno dei quali presenta “unità di propulsione rotanti uniche nel loro genere” che gli consentono di aggrapparsi alle diverse superfici e muoversi sott’acqua. Con queste caratteristiche particolari, il robot potrebbe riuscire a farsi strada nei passaggi tra il ghiaccio della superficie di Encelado, penetrando nell’oceano sottostante a caccia di vita nello spazio.

Il robot è lungo poco meno di 5 metri ed ha un peso di quasi 100 chilogrammi. Al momento è in fase di sperimentazione ed è sottoposto a test approfonditi in diversi ambienti, che serviranno al team per accertarsi che questo serpente robotico possa compiere senza intoppi il suo lavoro. Lo scorso autunno è stato sottoposto a rigidi test presso il ghiacciaio Athabasca nel Jasper National Park in Canada.

Il primo prototipo di EELS attende i test presso la pista di pattinaggio sul ghiaccio di Pasadena. Ph. Credit: NASA/JPL-CalTech

Nella parte frontale del robot, sarà installato un sistema che permetterà all’EELS di catturare il mondo circostante in 3D e inviare video in tempo reale agli operatori sulla Terra. Il resto del corpo è invece progettato per trasportare strumenti che serviranno per acquisire dati come la pressione del sottosuolo, la conduttività elettrica e la temperatura.

Al momento non vi è una data certa per il lancio dell’EELS, ma il team spera di completare la fase di sviluppo entro l’autunno del 2024. Una volta che sarà pronto, saranno necessari altri 12 anni circa, prima che un veicolo spaziale sia in grado di accompagnare l’EELS su Encelado alla ricerca di vita nello spazio. Rachel Etheredge, vicedirettore del progetto EELS, lo scorso hanno ha infatti spiegato che al momento siamo ancora “all’inizio del progetto, ma è realizzabile nel corso della nostra vita“.

 

Dalla ricerca di vita nello spazio agli oceani della Terra

Come afferma inoltre la NASA, “il sistema EELS è una piattaforma strumentale mobile concepita per esplorare le strutture interne del terreno, valutare l’abitabilità e infine cercare prove di vita. È progettato per essere adattabile ad attraversare terreni ispirati al mondo oceanico, mezzi fluidificati, ambienti labirintici chiusi e liquidi”.

Se la sua progettazione avrà successo dunque, non si esclude che il serpente robotico non possa essere utile anche qui sulla Terra. Un simile strumento potrebbe portare l’esplorazione degli oceani ad un livello superiore, consentendo “un’esplorazione più profonda in aree che fino ad ora erano irraggiungibili”.

Ph. Credit: NASA/JPL-CalTech

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

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