Vitamina B6: l’integratore è in grado di ridurre depressione e ansia

Date:

Share post:

Secondo una nuova ricerca gli integratori di vitamina B6 sono in grado di ridurre la depressione e l’ansia. I giovani adulti che sono stati analizzati hanno riportato questi effetti soltanto dopo un mese che hanno cominciato ad assumere questo integratore. Già studi precedenti avevano suggerito che i mutivitaminici erano in grado di abbassare i livelli di stress, ma nessuno aveva mai chiarito quali fossero le vitamine specifiche con questi benefici.

La vitamina B6 è nota per aumentare la produzione del corpo di GABA, acido gamma-aminobutirrico, una sostanza chimica che blocca gli impulsi tra le cellule nervose del cervello. Lo studio ha suggerito che questa vitamina aiuta il nostro corpo a produrre uno specifico messaggero chimico che inibisce gli impulsi nel cervello e lo studio collega questo effetto calmante con una riduzione dell’ansia tra i partecipanti.

 

Depressione ed ansia, la vitamina B6 potrebbe darci una mano

Allo studio hanno partecipato oltre 400 persone alle quali è stato somministrato un placebo e una vitamina B6 e una B12 a dosi superiori da quelle raccomandate. I risultati hanno mostrato che la B12 ha mostrato poche differenti dal placebo, mentre la B6 ha avuto un effetto notevole sui partecipanti e ha aumentato i loro livelli di GABA. Per aumentare i nostri livelli di questa vitamina possiamo cercare di implementare nella dieta tonno, ceci e molta frutta e verdura, anche se secondo gli esperti il miglior modo è attraverso l’integrazione, per ottenere un’effetto sull’umore di una persona.

Sebbene lo studio in una fase iniziale e gli effetti erano deboli, la vitamina B6 potrebbe essere combinata con terapie più tradizionali per un maggiore effetto. Un’opzione potenziale sarebbe quella di combinare integratori di vitamina B6 con terapie parlanti come la terapia cognitivo comportamentale. È stato dimostrato attraverso studi controllati che i metodi cognitivo-comportamentali costituiscono una terapia efficace. La CBT, infatti, ha mostrato risultati superiori o almeno uguali agli psicofarmaci nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia, ma assai più utile nel prevenire le ricadute.

Lo scopo della terapia si basa sulla risoluzione dei problemi psicologici concreti. Alcune tipiche finalità includono la riduzione dei sintomi depressivi, l’eliminazione degli attacchi di panico e dell’eventuale concomitante agorafobia, la riduzione o l’eliminazione dei rituali compulsivi o dei comportamenti alimentari patologici, la promozione delle relazioni con gli altri, la diminuzione dell’isolamento sociale, e così via. Secondo lo studio, un’ulteriore vantaggio è quello che gli interventi basati sull’alimentazione producono molti meno effetti collaterali spiacevoli rispetto ai farmaci.

Foto di Holger Langmaier da Pixabay

Annalisa Tellini
Annalisa Tellini
Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

Related articles

Alzheimer: l’origine ancora una volta sembra lontano dal cervello

Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più comuni quando si parla di anziani. Si tratta di...

Integratori: essere anziani e l’effetto delle vitamine

Allo stato attuale invecchiare è una condizione irreversibile e non importa quanti ci si possa provare, al massimo...

Probiotici: una potenziale soluzione per le microplastiche nel nostro stomaco

Le microplastiche, piccole particelle di plastica di dimensioni inferiori a cinque millimetri, stanno emergendo come una delle principali...

Recensione AVM FRITZ!Powerline 1260 WLAN set: stabilità e versatilità

AVM FRITZ!Powerline 1260 WLAN set è un set ideale per iniziare ad affacciarsi al mondo delle powerline, ovvero...