La malaria è una delle malattie più diffuse e pericolose al mondo, con milioni di persone colpite ogni anno. Negli ultimi decenni, gli sforzi per debellare la malattia sono aumentati, ma ora un nuovo approccio potrebbe cambiare le carte in tavola. La possibilità di rendere le zanzare immuni alla malaria potrebbe rappresentare una svolta nella lotta contro questa malattia mortale. Se rilasciata in natura, la modificazione genetica dovrebbe diffondersi attraverso una popolazione di zanzare perché contiene una sequenza nota come “gene drive”, il che significa che tutta la progenie degli insetti modificati erediterà l’immunità.
Questo approccio potrebbe ridurre drasticamente il numero di casi di malaria nelle persone. Recentemente sono stati sviluppati due vaccini, ma danno solo un’immunità parziale. Curiosamente, alcune specie di zanzare mostrano una resistenza naturale alla malaria. Studi recenti hanno identificato geni specifici che conferiscono a queste zanzare un’immunità intrinseca al parassita della malaria. Questa scoperta ha aperto la strada a nuove possibilità nella lotta contro la malattia.
Malaria, le zanzare immuni alla malattia e non possono diffonderla
Grazie ai progressi nella tecnologia di ingegneria genetica, gli scienziati hanno ora la capacità di manipolare il genoma delle zanzare e introdurre i geni che conferiscono l’immunità alla malaria nelle popolazioni di zanzare suscettibili. Questo approccio offre una soluzione promettente per contrastare la diffusione. Le zanzare immuni alla malaria potrebbero essere una soluzione a lungo termine per debellare la malattia. Queste zanzare modificate geneticamente non trasmetterebbero il parassita responsabile della malaria alle persone. Sebbene la tecnologia sia ancora in fase sperimentale, i primi risultati hanno dimostrato che questa strategia potrebbe essere promettente per ridurre la trasmissione.
Porta anche una sequenza che significa che dovrebbe diffondersi nella popolazione. È progettato per inserirsi in un geneper il colore degli occhi, il che significa che tutte le zanzare modificate hanno gli occhi rossi, il che aiuta a monitorare il successo della strategia. L’enzima Cas9 interrompe il gene normale, quindi i normali enzimi di riparazione del DNA usano quello ingegnerizzato come modello e copiano quella sequenza nel gene normale, quindi la progenie ha due geni modificati come risultato. L’ingegneria genetica delle zanzare solleva anche questioni etiche e di sicurezza. È fondamentale valutare attentamente le possibili conseguenze ambientali e gli effetti collaterali prima di rilasciare zanzare geneticamente modificate nell’ambiente.
Le valutazioni dei rischi e la collaborazione internazionale sono essenziali per garantire che questa tecnologia sia utilizzata in modo sicuro ed efficace. Nonostante le promettenti prospettive delle zanzare immuni alla malaria, è importante ricordare che questa non sarà l’unica soluzione per debellare la malattia. Un approccio integrato che combina l’uso di insetticidi, la distribuzione di zanzariere, la ricerca di nuovi farmaci e vaccini e l’educazione sulla prevenzione della malaria continueranno a essere componenti fondamentali della strategia di controllo della malattia.
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