Apple sta per chiudere definitivamente il caso che la vede coinvolta nell’inchiesta obsolescenza iPhone in merito al quale si sono espressi negativamente sia gli utenti sia gli organi di competenza interessati alla vicenda che si sono accorpati in una storica class action.
La riduzione delle prestazioni volutamente introdotta a livello di OS va chiaramente a tutto vantaggio del costruttore che così facendo può garantirsi nel tempo un volume di affari sostanzioso e sempre all’attivo.
Un comportamento che chiaramente lede un’utenza che periodicamente si porta all’acquisto di dispositivi non proprio alla portata di portafoglio pur di garantirsi un dispositivo pronto ad ottemperare la richiesta di un’usabilità senza compromesso.
Attraverso le ultime dichiarazioni ufficiali della compagnia, ad ogni modo, pare che sia in corso di rilascio un aggiornamento iPhone che punti a stabilizzare la situazione originaria portando alla disabilitazione della componente che governa l’ecosistema iOS 11.L’aggiornamento, in particolare, verrà concesso ai developer a partire dal mese prossimo per poi essere definitivamente rilasciato all’utenza a seguito degli opportuni test di verifica ed adattamento alle varie piattaforme hardware compatibili. La disponibilità in Beta, pertanto, si concretizzerà in Febbraio 2018 per poi portarsi all’attenzione di tutti nel corso del mese di Marzo 2018.
Apple, quindi, tenta di mettere una pezza alle scoperte fatte in merito al downgrade delle prestazioni ed a seguito di quelle che sono state le dichiarazioni del CEO Tim Cook dopo la scoperta. Nell’occasione, di fatto, era stato detto che:
“Stiamo dando agli utenti la visibilità dello stato di salute delle loro batterie, quindi molto, molto trasparente. Si tratta di qualcosa che non è stato mai fatto prima”
Ciononostante, tali dichiarazioni sono decisamente troppo opinabili per lasciare spazio a qualsiasi altro dubbio e l’utenza chiede di poter contare su terminali affidabili al 100%. Nel corso delle prossime settimane avremo modo di esaminare la situazione e stimare dati alla mano i nuovi livelli di prestazioni conseguibili dall’utilizzo dei terminali aggiornati.
Nel frattempo, quindi, rinnoviamo il nostro invito a seguirci all’interno dei nostri canali, dove si renderanno disponibili aggiornamenti minuto per minuto sulla vicenda che vede coinvolte qualcosa come ben 40 class action.