Note 7, emerge anche rischio privacy: in quali casi

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Da Top di gamma a incubo senza fine. Questo si è rivelato, per Samsung, il Galaxy Note 7. Dispositivo ritirato definitivamente dal mercato dopo che anche i modelli sostitutivi hanno presentato lo stesso problema della batteria. La quale, come noto, esplode sotto carica. Ma oltre a ciò, per Samsung sta emergendo anche un nuovo problema. Il Galaxy Note 7 potrebbe anche comportare un serio rischio privacy per gli utenti che lo hanno restituito. Vediamo in quali casi.

Galaxy Note 7, rischio privacy per dispositivi consegnati in aeroporto

Come noto, proprio per facilitare la restituzione dei Note 7 e, soprattutto, evitare che essi venissero portati sugli aerei perché pericolosi, Samsung ha anche previsto delle apposite cabine dove poterli consegnare negli aeroporti. Orbene, come riporta Betanews, infatti, Samsung non sta affatto menzionando come i dati vengano cancellati in modo sicuro e in modo permanente dai telefoni Galaxy Note 7 ivi depositati.

E se la cancellazione definitiva dei dati utenti viene effettuata prima che essi vengano consegnati dagli addetti all’aeroporto all’azienda coreana. Il pericolo deriva dal fatto che resettare il sistema ai dati di fabbrica non è sufficiente per cancellarli minimamente. E così basta un po’ di conoscenza in questo campo per poterli reperire.

galaxy note 7 rischio privacy

Rischio privacy per Galaxy Note 7 lasciati in aeroporto: quella ricerca che spaventa

Il rischio privacy per i Galaxy Note 7 consegnati in aeroporto viene anche sottolineato da una ricerca dell’Università di Cambridge. La quale ha dimostrato come, su un campione di 500 milioni di telefoni Android, non si sia riuscito a cancellare completamente tutti i dati dopo un reset di fabbrica. Pertanto, era possibile recuperare i dati sensibili dei precedenti proprietari, come ad esempio le credenziali di accesso, password, contatti ed e-mail.

Leggi anche: Gesto estremo per Galaxy Note 7: i cinesi si inginocchiano

Secondo i ricercatori, basandosi su un full disk encryption per proteggere i dati sensibili, il file che memorizza la chiave di decrittazione non viene cancellata mediante il semplice reset di fabbrica. Un nuovo problema si profila all’orizzonte per il colosso coreano?

Luca Scialò
Luca Scialòhttps://lucascialo.altervista.org/
Sociologo, blogger e articolista

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