Cyberpunk 2077 è stato uno dei titoli più discussi e chiacchierati dell’ultimo anno, sia in termini positivi che negativi. Dopo una lunga attesa, nelle scorse settimane CD Projekt ha finalmente rilasciato la tanto attesa patch che aggiorna il gioco per le console next gen, vediamolo nel dettaglio con la nostra recensione della versione per PS5.
Trama
La storia alle spalle dell’intera esperienza è facile da seguire, sebbene sia ricchissima di dettagli e vie traverse che ampliano notevolmente il suo raggio di azione. La città in cui è interamente ambientato è Night City, noi impersoniamo V, un ladro mercenario il cui unico obiettivo e acquisire fama nella nuova città. Sfortunatamente si ritrova invischiato nel furto di un oggetto molto particolare, ed altrettanto speciale, è un biochip sperimentale su cui è impressa l’immagine residua di Johnny Silverhand. Questi è un rocker ormai passato ad altra vita, che ha duramente lottato contro le corporazioni nel tentativo di invertire l’ordine sociale. Tutti lo vogliono recuperare, spetterà a noi prendere le giuste decisioni per giungere ad un finale che possa effettivamente cambiare il mondo.
Le azioni assumono un ruolo fondamentale, non parliamo solo degli effetti di dialoghi a risposta multipla, ma anche di azioni vere e proprie che portano a conseguenze, non sempre visibili nell’immediato. Le opzioni tra cui possiamo scegliere dipendono direttamente anche da come abbiamo creato il personaggio inizialmente, se ne potranno aggiungere di facoltative in grado di ampliare ed approfondire il dialogo, oppure no. L’unica cosa da evitare è abbandonare la conversazione, allontanandosi senza dire nulla, si potrebbe avviare una reazione a catena abbastanza “pericolosa”.
Grafica
Con l’ultima patch, gli oltre 17 milioni di utenti di Cyberpunk 2077 hanno finalmente potuto scoprire una Night City completamente diversa, in salsa next-gen. La prima novità riguarda l’ìntroduzione del ray tracing anche su console, con una maggiore definizione delle ombre, ma con l’aspetto negativo di dover rinunciare ai 60fps, per scendere sui 30fps. I restanti accorgimenti sono più che altro operazioni di pulizia del codice, di ridefinizione dei dettagli ed un miglioramento generale della stessa città.
Diciamocelo, al netto di incastramenti non sempre belli da vedere, o imperfezioni nelle meccaniche di automobili e persone, Cyberpunk 2077 incarna alla perfezione l’idea di next-gen. La risoluzione è sempre elevata, il dettaglio è eccellente, ma ciò che convince ancora di più sono le luci, i colori e l’atmosfera che gli sviluppatori sono riusciti a creare in Night City, un mondo magico ed ammaliante, assolutamente in grado di lasciare a bocca aperta. I cartelloni pubblicitari, le televisioni in ascensore, i dettagli maniacali di ogni singolo angolo, danno davvero la sensazione di una città che non dorme mai, condito con una realizzazione artistica ai limiti della perfezione.
I modelli dei personaggi rasentano la perfezione, sia per quanto riguarda i dettagli, la conta poligonale e le texture, quanto per la capacità di trasmettere emozioni con il proprio volto. L’intelligenza artificiale poteva essere migliore, i nemici non sempre rispondono in maniera corretta, o come ci saremmo effettivamente aspettati (cosa che accade anche su Far Cry 6, per esempio). Ottima invece la risposta nella guida delle vetture, indipendentemente da auto e moto; complessivamente i miglioramenti sono palpabili, la pulizia, di cui tanto avevano discusso negli ultimi mesi, è finalmente come ci saremmo aspettati, con bug ridotti all’osso.
Stile di gioco e Gameplay
Cyberpunk 2077 è a tutti gli effetti un action RPG, in cui le quest principali e secondarie la fanno da padroni, sono davvero tantissime e tutte corredate da storie specifiche, che non sempre richiedono una sola azione per essere completate, andando a creare una narrazione parallela alla principale. Per terminale il gioco sono necessarie oltre 40 ore, senza però andare ad approfondire tutte le missioni secondarie che si possono scovare nei 7 distretti della città.
Il soddisfacimento delle suddette permette di accrescere la fama, utile sopratutto per accedere ad equipaggiamenti migliori e altre attività, nonché a specifici contratti. Questi potrebbero quasi essere definiti come missioni di terzo tipo, consistenti in veri e propri contratti di lavoro da mercenario, l’uccisione di un soggetto, o il salvataggio di un altro, per intenderci. L’interazione con la città, ed il mondo che ci circonda, è davvero incredibile, sono tantissimi i personaggi con cu si può instaurare un rapporto, riuscendo a provocare nel giocatore emozioni d’amore, di odio o di rabbia, che difficilmente troviamo altrove.
Il suo essere RPG ambientato in un open world, avvicina l’esperienza ai capolavori di Rockstar Games, riuscendo però a differenziarla, proprio perché permette al giocatore di personalizzare il personaggio, spingendolo verso una determinata specializzazione (lame, armi a canna corta, lunga, esplosivi, hacking e simili). Cyberpunk 2077 è un gioco complesso, che richiede ore di pratica e di esperienza per riuscirne effettivamente a comprendere le meccaniche, sottolineando come, almeno all’inizio, possa leggermente spiazzare l’utente non particolarmente abituato ai giochi di ruolo (le abilità potenziabili sono 5, suddivisi poi in 12 talenti). Non mancano chiaramente le caratteristiche di base dei titoli di questo tipo, con inventario, equipaggiamento e stato attuale. Ottima la progressione del personaggio, in ambito, non potevamo davvero sperare di meglio.
Il grado di difficoltà non è particolarmente elevato, con un gunplay che abbiamo trovato ben bilanciato ed anche soddisfacente. Il feedback restituito nel momento in cui impugniamo le armi è decisamente migliore di Far Cry 6, ad esempio, e la combinazione con il rintanamento dietro oggetti o angoli, garantisce un combattimento molto fluido. Qualche piccolo difetto nella lotta con lame, sopratutto in termini di animazioni e risposte del nemico, ma niente di troppo importante.
Cyberpunk 2077: conclusioni
In conclusione Cyberpunk 2077 è un capolavoro assoluto, un titolo che ha richiesto anni e anni di sviluppo, ma che dopo un periodo abbastanza travagliato, sembra avere trovato la giusta misura. La patch next-gen riesce a mitigare gli errori e le sporcature tanto discusse, elevando l’esperienza verso la perfezione, sebbene l’aggiunta del ray tracing a soli 30fps sia abbastanza inutile. Al netto di quanto scritto, è un titolo da giocare assolutamente, sopratutto se siete amanti degli open world e dei giochi di ruolo, pronti a buttarvi in una città sempre piena di vita, e ricca di cose da fare, quest secondarie e contratti da svolgere.