Recensione DJI Mini 3 Pro: il migliore drone sotto i 250 grammi

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DJI Mini 3 Pro conquista a mani basse il titolo di miglior drone sotto i 250 grammi, ovvero un modello che permette di godere di tutta la tecnologia più recente dell’azienda, senza dover completare il patentino, ad un prezzo comunque abbordabile (la versione standard parte da 749 euro). Scopriamolo assieme nella recensione completa.

 

Design e Estetica

Esteticamente il prodotto resta essere esattamente sulla medesima lunghezza d’onda delle soluzioni precedente, è realizzato interamente in plastica opaca, leggera e poco resistente al tatto, ma comunque leggerissima, con i classici colori che contraddistinguono i dispositivi DJI.

Le dimensioni sono ridottissime, richiuso raggiunge 145 x 90 x 62 millimetri, mentre una volta aperto (con eliche incluse) 251 x 362 x 70 millimetri (distanza diagonale di 247 millimetri), tutto in un peso inferiore ai 250 grammi. La portabilità è ovviamente estrema, è un drone che può stare tranquillamente nel palmo di una mano, anche nella tasca di un giubbotto, senza appesantire poi coì tanto.

Sulla superficie non trovano posto di pulsanti, se non quelli relativi all’alloggiamento della batteria, nella parte posteriore. Come al solito, il prodotto è corredato con una memoria interna di 32GB, ed uno slot microSD, fino ad un massimo di 128GB.

 

Hardware e Specifiche

Le ridotte dimensioni portano il DJI Mini 3 Pro ad essere meno reattivo e performante di un ben più costoso DJI Mavic 3, fermo restando raggiungere velocità più che adeguate per le esigenze della maggior parte di noi. Sono presenti le solite 3 modalità di utilizzo (sport, normale e cinematica), con velocità massime di 5 m/s in salita/discesa e 16 m/s in spostamento orizzontale (con assenza di vento).

Per la prima volta, DJI è riuscita a portare su un modello “Mini”, una buona dotazione di sensori che permettono di volare in “quasi” tranquillità. Sul DJI Mini 3 Pro sono stati integrati anteriormente (fino ad una distanza massima di 25 metri e con angolo di visione di 106 gradi in orizzontale, 90 gradi in verticale), posteriormente (fino ad una distanza massima di 23,4 metri, con angoli di 58 73 gradi, rispettivamente orizzontali e verticali), per finire con i sensori inferiori, fino ad una distanza massima di 30 metri. Un sistema non completo, ma comunque di gran lunga superiore rispetto alle generazione precedenti, in rado di offrire maggiore sicurezza nel volo.

Il sensore anteriore è da 1/1.3″, è un CMOS da 48 megapixel effettivi, con angolo di visione di 82 gradi, apertura F1.7, messa a fuoco da 1 metro all’infinito, e formato equivalente di 24 millimetri. Questi è affiancato da un eccellente stabilizzatore meccanico a 3 assi, decisamente in grado di restituire filmati assolutamente stabili nella maggior parte dei casi; a differenza di quanto visto in passato, la rotazione non sarà solamente inferiore e laterale, ma anche verticale verso l’alto, fino ad un angolo massimo di 90 gradi. Essendo un drone piccolo e leggero, la resistenza al vento è relativamente limitata a 10,7 m/s.

La batteria rappresenta assolutamente uno dei punti forti del prodotto, un componente da 2453 mAh con peso di soli 80,5 grammi, e ricarica massima a 37W. L’autonomia è indiscutibilmente elevata, può raggiungere senza troppi problemi i 30 minuti di volo, dipendentemente da tante condizioni; un aspetto da tenere assolutamente in considerazione in fase d’acquisto, o di scelta della variante con 3 batterie.

 

Qualità foto e video

La presenza dei sensori ha permesso a DJI l’introduzione dell’APAS 4.0 anche nel DJI Mini 3 Pro, in questo modo sarà possibile fruire di tutte le modalità di volo automatico, come FocusTrack (per seguire in autonomia un determinato soggetto), i quickShot e similari. Prestate solamente attenzione al volo laterale, data l’assenza di sensori specifici.

La nuova fotocamera rappresenta forse la ciliegina sulla torta di un prodotto veramente interessante, un sensore impreziosito dalla possibilità di scattare immagini fino a 48 megapixel (anche in RAW) con doppia ISO nativa, e video fino al 4K a 60fps (in HDR solo fino a 30fps). Se interessati, gli ISO possono salire fino al massimo a 6400, con otturatore elettronico che oscilla tra 2-1/8000 secondi, e scatti ad intervalli fino a 60 secondi (con tutte le solite modalità). Lo zoom è solo digitale, fino ad un massimo 4X in FullHD, mentre i profili colore oscillano tra normale e D-Cinelike (con migliore personalizzazione in post-produzione).

La resa è decisamente di un gradino superiore alle versioni precedenti, sopratutto in termini di dettaglio nitidezza, nonché di assenza del rumore con scarsa luminosità. E’ un prodotto che migliora notevolmente sia video che immagini, avvicinandosi “pericolosamente” ai modelli più costosi della stessa azienda. Le immagini parlano da sole, siamo rimasti estasiati e colpiti dalla loro qualità.

 

Radiocomando

L’altra grande novità del DJI Mini 3 Pro è sicuramente il nuovo DJI RC, un radiocomando con display integrato da quasi 6 pollici, che permette l’utilizzo senza lo smartphone, e che presenta lo slot diretto per la microSD. Il sistema di trasmissione DJI O3 è sicuramente stabile ed affidabile, fino ad una distanza di circa 2 chilometri dall’utilizzatore in aperta campagna e senza ostacoli (altrimenti rientra in 1 km).

Il display è di altissima qualità, superiore alla maggior parte degli smartphone in commercio, con un luminosità standard, non regolabile o ma perfettamente visibile ed utilizzabile sotto la luce solare diretta.

Il sistema di trasmissione DJI O3, permette un Live View a 1080p e 30fps, con segnale sempre stabile e di alta qualità. In termini ergonomici è identico all’originale, con due pulsanti personalizzabili nella parte posteriore, la disposizione più classica. L’unico aspetto da tenere in considerazione riguarda proprio le dimensioni del radiocomando, addirittura superiori al DJI Mini 3 Pro, se puntate ad una maggiore portabilità, l’originale è sicuramente più comodo, in termini qualitativi, questo RC è una spanna sopra a tutti gli altri; è innegabile la possibilità di utilizzare il drone senza uno smartphone, basterà accendere il radiocomando (che presenta già integrata l’app DJI Fly), ed il gioco è fatto.

 

DJI Mini 3 Pro: conclusioni

In conclusione DJI Mini 3 Pro è il drone perfetto sotto i 250 euro, indubbiamente DJI è riuscita a raggiungere eccellenti risultati sotto molteplici punti di vista, a partire dalla qualità del sensore, o dalle dimensioni/peso, senza comunque dimenticarsi dell’eccellente stabilizzazione, della possibilità di ruotare la camera verso l’alto di 90 gradi, o anche dell’incredibile radiocomando con display integrato.

L’unico aspetto negativo, invece, è il prezzo di vendita, si parte da quasi 750 euro, un prodotto che non è più economico, ma che allo stesso tempo è in grado di garantire prestazioni eccellenti.

DJI Mini 3 Pro

839 euro
8.8

Estetica e Design

8.5/10

Autonomia

9.5/10

Fotocamera

8.5/10

Video e Stabilizzazione

9.0/10

Software

8.5/10

Pros

  • Dimensioni e peso
  • Presenti i sensori (tranne che sul lato)
  • Autonomia incredibile
  • Nuovo radiocomando eccellente

Cons

  • Prezzo

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