Ender Magnolia: Bloom in the Mist rappresenta il seguito spirituale di Ender Lilies: Quietus of the Knights, uno dei metroidvania più apprezzati degli ultimi anni, per la sua carica emotiva, scenografia ispirata ed una serie di meccaniche che hanno fatto sicuramente la fortuna del titolo stesso. Arrivato sul mercato dopo qualche mese di early preview su Steam, è da poco disponibile sia per console (Xbox Series X/S e PS4/PS5), che PC. Scopriamolo meglio da vicino con la nostra recensione completa.
Trama
Il titolo viene ambientato anni dopo le vicende di Finisterra e di Lily, che ricordiamo era una vestale, l’ultima della sua specie direttamente discendente dalla Sacerdotessa Bianca con la capacità di far trapassare le anime delle persone che erano state indotte nello stato di non-morte dalla Necropioggia. In questo caso andiamo ad impersonare Lilac, una Accordatrice, nata per purificare gli Homunculi, rendendoli innocui ed “amici”. Il tutto viene ambientato a Vaporterra, una ambientazione resa tetra sia dalla Necropioggia che dai vapori che emergono dal sottosuolo, capaci di rendere letteralmente pazzi gli Homunculi. Questi sono delle forme di vita artificiali, create dall’uomo appositamente per servirli in molteplici scopi, peccato che la loro pazzia li abbia portati ad uccidere i propri creatori, da qui nasce la figura dell’Accordatore, l’unica persona in grado di purificare gli altre dalle tossine.
Lilac si risveglia in un laboratorio con la capacità di purificare anche gli Homunculi corrotti, ed un unico obiettivo: intraprendere un lungo viaggio nel corso del quale potrà capire quale sia il destino di Vaporterra, e della stessa umanità. Una storia raccontata a tutti gli effetti molto bene, anche se non allo stesso livello di Ender Lilies, sia per lo stato più “vissuto” dell’ambientazione, sia proprio per la presenza di personaggi meno impattanti del suo predecessore. Nel complesso è comunque un costrutto narrativo molto piacevole, ben realizzato, che offre spazio a non poche interpretazioni.
Grafica
Graficamente Ender Magnolia: Bloom in the Mist è decisamente ispirato, segue lo stesso identico filo conduttore del capitolo precedente, con tinte più tendenti allo scuro, tanti disegni a mano, e soprattutto una morbidezza, una sinuosità delle linee che rappresentano a tutti gli effetti un piacere per gli occhi. Il giusto contrasto tra i vari colori scelti, l’eccellente definizione, e la buona profondità delle scene, nonostante si tratti di un titolo in 2D, sono i suoi punti forti che lo rendono uno dei migliori della propria categoria. Nella nostra prova su Xbox Series X non abbiamo inoltre notato rallentamenti di alcun tipo, o difficoltà particolari nell’esecuzione del titolo in ogni suo momento, con un frame rate sempre stabile ed affidabile.
Gameplay e meccanica di gioco
L’unione con Ender Lilies la ritroviamo anche in termini di gameplay, con gli utenti che si sentono accompagnati da uno all’altro capitolo, offrendo un piacevole senso di familiarità. Nel corso dell’avventura andremo a potenziare sempre di più Lilac, migliorando i punti salute ed incontrando nuovi Homunculi che ci accompagneranno, con abilità e mosse specifiche. La meccanica di gioco è la classica dei metroidvania, durante la partita sbloccherete di volta in volta nuove abilità, che vi porteranno a tornare sui vostri passi per scoprire nuove aree o parti della mappa dove eravate rimaste bloccati.
All’interno della mappa sono presenti due negozi, presso i quali è possibile acquistare componenti per i potenziamenti, utilizzando la valuta che si ottiene uccidendo nemici o distruggendo oggetti. I rami delle abilità sono in parte limitati dalle opzioni di scelta, poiché ogni abilità richiede un oggetto differente, tranne che in alcune occasioni. La progressione non è particolarmente lineare, con l’utente che deve cogliere determinati messaggi nei dialoghi e nella storia per capire dove effettivamente spostarsi, più che altro per scoprire il giusto ordine di esplorazione, dato che sin da subito si avrà (quasi) tutta la mappa a disposizione. Ciò non dovete confondorlo con una dispersione eccessiva, proprio perché giustamente gli sviluppatori hanno posto dei paletti per limitare, anche solo minimamente, l’accesso a determinate aree.
Un plus non da poco è il viaggio rapido estremamente comodo, da qualsiasi punto della mappa vi potete trasportare presso una panchina già visitata, con tempi di caricamento praticamente ridotti all’osso. Oltretutto la navigazione nelle aree è facilitata da una mappa molto chiara, che mostra (cambiando colore), l’effettivo completamente della sezione. Il livello di difficoltà non è eccessivamente elevato (anche se selezionabile manualmente dalle opzioni), lo possiamo ritenere sfidante nell’invogliare l’utente a scoprire sempre il segreto successivo, in una continua ricerca di reliquie, bracciali da indossare per ottenere potenziamenti, e così via.
Ender Magnolia: Bloom in the Mist – conclusioni
In conclusione Ender Magnolia: Bloom in the Mist è davvero un piccolo capolavoro, un titolo che non deve assolutamente mancare per coloro che amano i metroidvania, pur non riuscendo ad eccellere o raggiungere lo stesso livello del capitolo precedente (che raccomandiamo di recuperare quanto prima). L’ambientazione e la narrazioni sono veramente ispirati, meno il design dei boss, con un gameplay soddisfacente in ogni suo aspetto.