Recensione Far Cry 6 – Vaas: Insanity: il primo DLC dedicato a Vaas Montenegro

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Far Cry 6 – Vaas: Insanity è il folle DLC di Far Cry 6, l’ultimo action di Ubisoft, incentrato direttamente sulla persona di Vaas Montenegro, uno dei cattivi più iconici della saga, ripescato dal team di sviluppatori ben 9 anni dopo il lancio ufficiale nell’episodio dedicato. Vaas: Insanity è il primo capitolo di un trittico di DLC che l’azienda ha intenzione di lanciare per Far Cry 6, in ognuno dei quali dovremo controllare i “cattivi” dei precedenti episodi, entrando nella loro mente per comprenderne appieno le personalità.

 

Trama e Grafica

Il leitmotiv dei DLC dei precedenti Far Cry non cambia, Vaas: Insanity è ai limiti della follia, sia nelle ambientazioni, che nei personaggi e nella storia in sè. Il costrutto narrativo è limitato, non esiste una voce narrante, né un background che permetta di capire sin da subito cosa stia effettivamente accadendo.

Un giorno ci risvegliamo nei panni di Vaas Montenegro nelle Rook Islands, ambientazione conosciuta, ma riproposta in una versione leggermente distorta. Intraprenderemo un viaggio nella mente di Vaas, con Citra (la cui voce segue tutta l’esperienza) e la conseguente relazione malata, a fare da legante tra le parti. Non mancherà chiaramente la rivalità storica con Jason Brody, ed una serie di scene di intermezzo che spiegano in parte anche le motivazioni, dal suo punto di vista ovviamente, che l’hanno spinto a compiere determinate azioni.

Graficamente il titolo riprende tutto quanto abbiamo visto in Far Cry 6 (leggete la nostra recensione), con i suoi pregi/difetti. La versione rivisitata delle Rook Islands è comunque bellissima da vedere, gli ambienti sono molto differenti tra loro, si passa da una fitta giungla (in cui nascondersi tranquillamente), sino ad arrivare ad un desertico vulcano pronto all’eruzione. Una buona varietà che rende l’esperienza sicuramente piacevole, ed una dimensione generale della mappa più che sufficiente per essere un DLC.

Peccato davvero per la scelta di Ubisoft di non doppiare il parlato in Italiano, come in Far Cry 6 sono presenti solamente i sottotitoli nella nostra lingua, e nonostante la voce sia molto espressiva, non è assolutamente la stessa cosa.

 

Gameplay e meccanica di gioco

Il DLC si allontana diametralmente dall’esperienza offerta da Far Cry 6, in questo caso ci avviciniamo moltissimo ad un roguelite, in cui l’utente si ritrova a vivere un loop temporale, con completo reset di soldi e armi, ogni qualvolta viene ucciso. All’interno della mappa, dalle dimensioni abbastanza generose, sono dislocate svariate sfide dalla difficoltà crescente (ed indicata all’attivazione delle stesse), con le quali sbloccare potenziamenti, nuove casse di armi o i tratti (in altre parole potenziamenti permanenti che permettono ad esempio di conservare più denaro quando si muore).

Per facilitare gli spostamenti sono state inoltre posizionate delle porte di teletrasporto, numerate sapientemente per una maggiore comprensione, nonché dei rifugi. Questi sono fondamentali per acquistare nuove armi (o potenziarle), ma anche per salvare o sbloccare i tratti. Il salvataggio non sarà automatico ma sarà possibile solamente all’interno delle zone sicure. La moneta che regola l’intera esperienza sono i canonici dollari, i quali verranno guadagnati uccidendo i nemici, oppure sbloccando le varie casse dislocate nella mappa. L’intera avventura si conclude con le boss fight, nel corso delle quali si recupereranno i pugnali per uscire dalla mente di Vaas.

Il sistema di combattimento riprende quanto visto in Far Cry 6, con qualche complicazione in più, gli scontri e le sfide sono perlopiù molto simili tra loro (come anche i nemici, ne esistono solamente di due tipi), le uniche differenze vengono registrate nel livello di difficoltà generale. Il rischio è di cadere nella ripetitività; in parallelo, all’inizio della partita sarà possibile impostare il livello di difficoltà su una scala da 1 a 5, anche in questo caso una discreta varietà che amplia il numero di utenti che vi potranno accedere (anche gli amanti ed esperti dei roguelite).

A completare il gameplay non mancano i potenziamenti temporanei, i quali vengono inseriti in 8 slot (acquistabili con il denaro virtuale del gioco), rilasciati direttamente dai nemici sottoforma di cuori (possono anche essere rivenduti, nel caso non servano). La vita non viene riguadagnata, per ripristinarla è necessario utilizzare le siringhe, ma la limitazione numerica nel trasporto rende l’esperienza più difficile (per questo è meglio incrementarla potenziandola).

 

Far Cry 6 – Vaas: Insanity: conclusione

In conclusione Far Cry 6 – Vaas: Insanity è un DLC da consigliare agli amanti della serie ed ai nostalgici di un personaggio che ha fatto letteralmente la storia di Far Cry 6. I contenuti narrativi sono discreti, permettono di comprenderne appieno la mentalità, e ricordare le bellissime esperienze vissute con il precedente capitolo. In termini di gameplay e di avventura in sé, qualche ora di divertimento è in grado di offrirla, con un ottimo livello di difficoltà ed un’impronta roguelite importante, ma che in alcuni casi sfocia nella ripetitività delle azioni/missioni da svolgere. La varietà di nemici è limitata, mentre è molto buona la presenza di svariati tratti ed armi da potenziare. Che dire, se avete amato la serie di Far Cry, allora Vaas: Insanity non può assolutamente mancare.

Far Cry 6 - Vaas: Insanity

7.6

Trama

7.0/10

Grafica

8.0/10

Gameplay

7.5/10

Longevità

8.0/10

Pros

  • Buona longevità generale
  • Graficamente adeguato
  • Mappa abbastanza ampia
  • Buona varietà di armi
  • Tanti livelli di difficoltà

Cons

  • Manca il doppiaggio in Italiano
  • Missioni ripetitive
  • Varietà di nemici esigua

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