Recensione Huawei Mate 40 Pro: un cameraphone dal display unico

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Huawei Mate 40 Pro è uno dei migliori smartphone al mondo, il comparto fotografico è di fascia altissima, il display è unico nel proprio genere. In vendita ad un prezzo che si aggira attorno ai 1000 euro, ha tutte le carte in regola per fare bene, o forse no?

Esteticamente il prodotto presenta dimensioni abbastanza elevate, raggiungendo difatti 162,9 x 75,5 x 9,1 millimetri, con un peso che si aggira attorno ai 212 grammi. E’ difficile utilizzarlo con una sola mano, anche il trasporto nella tasca dei pantaloni potrebbe essere più complesso del previsto. La back cover è realizzata in un bellissimo vetro opaco, il quale non trattiene troppo le impronte, con al centro un modulo delle fotocamere iconico. Uno space ring che permette di distinguere lo Huawei Mate 40 Pro dal resto della telefonia mobile, il modulo è abbastanza in rilievo, ma le elevate dimensioni permettono la realizzazione di una sorta di piano d’appoggio che garantisce una certa stabilità.

Le linee stondate lo rendono molto bello da vedere, ma forse leggermente scivoloso; sui bordi spicca il tasto di accensione in una interessante colorazione rossa, nonché la presenza di 2 speaker fisici sui lati corti (il frame è in metallo lucido).

 

Hardware e specifiche

Una delle sue caratteristiche principali è il display fortemente curvo sui bordi lunghi, addirittura fino a 88 gradi. Un tratto distintivo che non piace a tutti, è puramente estetico, data l’assenza di punti di sensibilità (limitando così i tocchi involontari), se non nella parte alta, tramite la quale sarà possibile regolare il volume senza l’ausilio dei pulsanti fisici.

Il pannello in sè è da 6,76 pollici, un OLED con risoluzione FullHD+ (2772 x 1344 pixel), 16,7 milioni di colori, refresh rate adattivo fino a 90Hz (oscilla tra 60 e 90Hz) e frequenza di campionamento del tocco a 240Hz. Il dettaglio e la nitidezza sono eccellenti, assolutamente di fascia alta e qualitativamente in linea con la fascia di prezzo di posizionamento; la resa cromatica non delude, ma nel 2021 l’Oppo Find x3 Series ha alzato nuovamente gli standard, e per questo la riteniamo di un gradino inferiore. Buona la reattività sia nel gaming che nell’utilizzo quotidiano. Il refresh rate garantisce un’ottima fluidità.

Sotto il cofano è stato integrato il processore Huawei Kirin 9000, con processo produttivo a 5 nanometri, octa-core a 3,13Ghz di frequenza di clock, accoppiato con la GPU Mali G-78. La configurazione standard prevede poi 8GB di RAM e 256GB di memoria interna UFS 3.1 (espandibile ma solo con le nano SD proprietarie di Huawei). Lo smartphone è reattivo, rapido e fluido per qualsiasi tipologia di operazione, dal gaming sfrenato, alle applicazioni standard in ambito lavorativo o ludico; non presenta rallentamenti o lag da segnalare (né surriscalda eccessivamente).

Lo sblocco dello Huawei Mate 40 Pro avviene in due modi, tramite il sensore per le impronte digitali sotto il display, o il riconoscimento del viso 3D. Finalmente non il solito sblocco 2D, una sicurezza maggiore, la differenza si vede ad esempio nell’impossibilità di sbloccarlo senza guardarlo, oppure in una lentezza maggiore (ma per migliorare la sicurezza questo e altro). Il sensore per le impronte è in linea con gli altri dispositivi sul mercato.

Il carrellino delle SIM presenta 2 slot, da utilizzare per l’espansione della memoria tramite nano SD proprietaria o posizionamento di 2 SIM, sottolineano il supporto all’eSIM. La connettività è rappresentata dal 5G, WiFi 6 802.11 ax dual band con 2×2 MiMO, bluetooth 5.2, usb type C 3.1 (con uscita video e modalità desktop), NFC e GPS con GLONASS. Manca il jack da 3,5 mm.

Lo smartphone presenta certificazione IP68, l’audio è stereo, grazie alla presenza di due speaker fisici sui lati corti. La resa è eccellente, il volume è molto alto, in grado di soddisfare le esigenze di ambienti da 25/30 metri quadrati; il dettaglio ed il rispetto delle frequenze rientrano perfettamente nella fascia alta della telefonia mobile.

 

Fotocamere, sistema operativo e batteria

Il comparto fotografico è composto da 3 sensori, suddivisi in un principale da 50 megapixel con apertura F1.9, una cinecamera ultra-grandangolare da 20 megapixel con apertura F1.8, un teleobiettivo da 12 megapixel con apertura F3.4 (zoom ottico 5X, ibrido 10X e digitale 50X), per finire con sensori laser per l’autofocus e di temperatura per la calibrazione del colore. Tutto realizzato in collaborazione con Leica.

Il focus da parte dell’azienda è stato importante, ed i risultati sono stati davvero straordinari; ancora oggi si gioca il trono di miglior cameraphone con la nuova Oppo Find X3 Series. Le immagini vengono scattate al massimo a 8192 x 6144 pixel, con forte luminosità la qualità è superba, il dettaglio è quasi perfetto su tutto il fotogramma (anche sui bordi), i colori sono ben tarati con una gamma dinamica ampissima, la nitidezza e la gestione delle forti luci rasentano la perfezione. Il bilanciamento del bianco non delude anche in condizioni e situazioni complicate; il software di elaborazione delle immagini funziona molto bene, la differenza tra ciò che vediamo nell’app e la resa finale è notevole.

Con scarsa luminosità le immagini sono di gran lunga superiori alle aspettative, i colori non sono troppo saturi, il rumore si vede molto tardi, i dettagli non calano troppo con la luminosità generale, mentre la nitidezza resta sempre di alto livello. Sono scatti quasi esenti da difetti.

In condizioni ancora più estreme lo Huawei Mate 40 Pro è il migliore in assoluto, la modalità notturna è quasi superflua, se non per il bilanciamento del bianco. Attivandola la resa è molto più realistica (in caso contrario le immagini sono fin troppo calde).

video vengono realizzati al massimo in 4K a 60fps, di base viene utilizzato il sensore ultra-grandangolare dato l’angolo di visuale relativamente ridotto (rispetto agli altri, viene utilizzato anche per le macro). La qualità è in linea con quanto appena scritto; l’autofocus è perfetto in ogni condizione di luce, la stabilizzazione ottica sul sensore è più che soddisfacente, potrete riprendere a mano libera senza pensieri (anche senza attivare la ultra stabilizzata, è praticamente superflua).

Anteriormente è stato posizionato un sensore da 13 megapixel, un grandangolare con apertura F2.4, con a fianco il rilevamento della profondità; grazie all’angolo molto ampio si possono ottenere angolazioni differenti effettuando ritagli dell’immagine originaria (non sono presenti più fotocamere), una funzione molto apprezzata ed utile nella vita quotidiana. La qualità è complessivamente buona, in linea con la fascia di prezzo, senza difetti particolari da segnalare.

Il sistema operativo è Android 10, con personalizzazione grafica EMUI 11 e patch aggiornate al 1 marzo 2021. Sono assenti i servizi Google, ma gli HMS sono stati notevolmente migliorati nel corso degli anni, e l’assenza di alcune soluzioni è diventata meno “pesante”. Sull’AppGallery si trovano la maggior parte delle applicazioni di uso comune, se così non fosse è stato integrato l’utilissimo Petal Search, cuore pulsante dello Huawei Mate 40 Pro. Tramite il suddetto potrete scoprire notizie, ricevere consigli, ma anche cercare con un solo click gli APK delle app, per poi installarle tranquillamente sul vostro smartphone. Una comodità incredibile, che migliora l’esperienza finale.

Per il resto sono presenti le Air Gesture (sfruttano il sensore di movimento anteriore), la finestra galleggiante, l’always on display completamente personalizzabile (che riconosce quando lo state guardando, restando acceso), l’assistente vocale Celia, il tema scuro programmabile e le gesture. Un’interfaccia fluida, ben fatta e senza lag particolari.

La batteria è un componente da 4400mAh, con ricarica rapida a 66 watt (alimentatore in confezione), wireless 50 watt inversa 5 watt. La durata è in linea con un dispositivo nella media, nei nostri test abbiamo raggiunto le canoniche 3 ore 30 minuti/ 4 ore di display attivo per ogni ciclo, dovendolo ricaricare ogni 2 giorni (quando la media è proprio di 3,30/4 ore di display).

 

Huawei Mate 40 Pro: conclusioni

In conclusione Huawei Mate 40 Pro è un top di gamma a tutto tondo, non piacerà a tutti esteticamente e per l’assenza dei servizi Google, ma saprà conquistarvi con un display ed un comparto fotografico praticamente unici nel loro genere. Non avremmo potuto sperare di meglio, peccato solo per il prezzo, ancora oggi sono necessari all’incirca 1000 euro per il suo acquisto.

Di seguito potete vedere la nostra videorecensione con i punteggi riassuntivi.

 

1249 euro
8.5

Design e Ergonomia

8.0/10

Display

9.0/10

Processore

8.5/10

Foto e video

9.5/10

Batteria

7.5/10

Pros

  • Display quasi perfetto
  • Resa fotografica di altissimo livello
  • Sblocco del viso 3D
  • Velocità di ricarica elevata, ben 66 watt

Cons

  • Gli HMS, sebbene migliorati, sono ancora un limite
  • Assente il jack audio da 3,5 mm
  • Prezzo elevato

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