Jimmy HW9 è una lavapavimenti economica, in vendita comunque a meno di 300 euro, che punta a catturare l’attenzione di tutti gli utenti che si vogliono avvicinare al segmento, senza dover investire cifre di denaro particolarmente elevate, ma senza rinunciare a specifiche tecniche comunque di qualità. Vediamola meglio da vicino con la nostra recensione completa.
Design e Estetica
All’interno della confezione non si trovano tantissimi accessori, lo stretto indispensabile per garantire il corretto funzionamento del prodotto: base di ricarica, filtro, rullo, batteria, serbatoi vari, spazzolino per la pulizia e un flacone omaggio di detergente. Il montaggio delle parti è sicuramente facile ed intuitivo, è tutto ad incastro, è disponibile comunque un manuale molto chiaro ed esplicativo, con materiali prevalentemente plastici ma di buonissima qualità generale.
Il design ricorda chiaramente altri modelli in commercio, è minimale e moderno, con quel pizzico di eleganza che non guasta mai, dandogli quindi la possibilità di distinguersi all’interno anche di un arredamento più moderno. L’impugnatura è sufficientemente grande, adatta per ogni tipologia di mani, con il sistema di controllo a portata di dito, composto da due pulsanti fisici: accensione/spegnimento, variazione modalità di utilizzo e pulizia automatica.
Il collegamento al corpo macchina avviene tramite un tubo metallico abbastanza resistente, incontrando poi la batteria, completamente removibile, e un piccolo display LED a colori (non touchscreen) sul quale vengono visualizzate le informazioni di stato. Queste corrispondono al tempo di carica residuo, in relazione alla potenza/modalità impostata, e poco altro ancora.
Scendendo sempre più verso il basso incrociamo il serbatoio dell’acqua sporca (appena sotto il motore), per finire con la spazzola motorizzata. Il serbatoio dell’acqua pulita è posto direttamente su quest’ultima, scelta stilistica decisamente differente dal solito, che porta con sé un vantaggio non da poco: la lavapavimenti è più sottile e leggera (circa 3,9kg), permettendo una inclinazione che può raggiungere quasi i 180 gradi. Il tutto è a favore della manovrabilità e nell’usabilità quotidiana, anche grazie a due piccole rotelline poste nella parte posteriore della spazzola che favoriscono di molto lo scivolamento su qualsiasi superficie, la pulizia è quindi piacevole, fluida e non dà mai la sensazione di pesantezza o di difficoltà che abbiamo trovato altrove.
I due contenitori non presentano differenze particolari in termini pratici, sono entrambi da 400ml, con suddivisione solido/liquido all’interno di quello per l’acqua sporca. La scelta di posizionarlo sopra la spazzola è assolutamente vincente, abbiamo solo fatto fatica nel comprendere il livello massimo di riempimento dell’acqua pulita, spesso ci siamo trovati ad averne inserita troppa, con conseguente fuoriuscita nel posizionamento.
Hardware e Specifiche
La Jimmy HW9 nasce come lavapavimenti, di conseguenza non integra una funzione aspirazione, la sua potenza (300W) non può essere equiparata a quella di una aspirapolvere, tuttavia riesce comunque a raccogliere parte della sporcizia, data la presenza di un rullo che aggancia lo sporco, ed un pettine che lo raschia via nel momento in cui ruota nella parte interna. Le modalità di utilizzo sono sostanzialmente due: la più classica Floor, adatta quindi per qualsiasi pavimento, e Carpet. Quest’ultima non è pensata per il lavaggio dei tappeti, quanto proprio per l’utilizzo alla massima potenza.
A differenza di modelli più costosi, la Jimmy HW9 non integra sensori che la rendono smart o che gli permettano di verificare il livello di sporcizia. L’erogazione del detergente, sfruttando l’ugello anteriore, avviene manualmente, premendo l’apposito pulsante posizionato sul manico. Una soluzione che si distacca da quanto siamo solitamente abituati a vedere, infatti il getto viene spruzzato direttamente sul pavimento (nella parte anteriore della spazzola) e non inferiormente. Un comportamento da amore/odio, da un lato è molto comoda per il semplice fatto che si può spruzzare sulle macchie più ostinate, dall’altro invece gli utenti potrebbero apprezzare maggiormente la soluzione tradizionale.
I serbatoi, come accennato in precedenza, sono entrambi da 400ml, forse troppo piccoli per gli standard a cui siamo abituati, come nel caso della spazzola, che non copre in lunghezza la parte inferiore, costringendo l’utente a pulire frontalmente i bordi delle pareti (e non seguirli perimetralmente). La pulizia è generalmente buona, con una rumorosità contenuta (55 dB in media alle orecchie), e la possibilità di regolare manualmente il livello di liquido da spruzzare direttamente sul pavimento, scegliendo così quanto e come bagnarlo.
Base di ricarica e autonomia
La base di ricarica è realizzata in plastica, di colorazione nera e finitura opaca, un materiale resistente che gode di un plus non da poco: le ventose nella parte inferiore, ciò implica una maggiore stabilità sul pavimento nel posizionamento. Il sistema di aggancio è rapido ed intuitivo, l’operazione può essere completata anche solamente con una mano; molto comoda la presenza di due piccoli accessori da posizionare sui lati, dove andare ad inserire la spazzola per la pulizia ed il detergente (che ricordiamo è incluso in confezione). La possibilità di sfruttare il sistema di autopulizia, una volta posizionata sulla base, la rende sempre pronta e pulita per l’utilizzo successivo, peccato manchi anche la funzione di asciugatura.
La batteria è un componente da 7x3000mAh, completamente removibile, una comodità assoluta se si pensa alla possibilità di sostituirla a piacimento. L’autonomia, d’altro canto, non è da top di gamma, raggiunge all’incirca 30 minuti nella modalità Floor, e 20 in quella Carpet, pensando di riuscire a pulire all’incirca 80 metri quadrati con una sola carica (il tempo di ricarica è comunque di 4/5 ore).
Jimmy HW9 – conclusioni
In conclusione Jimmy HW9 è una lavapavimenti che riesce in quello che tante altre realtà non sono riuscite: fornire buone prestazioni ad un giusto prezzo. I suoi 299 euro di listino sono più che adatti alla resa finale, grazie anche ad alcuni plus da tenere a mente: la quasi flessione fino a 180 gradi, una buona potenza di aspirazione, il getto nella parte anteriore, la batteria completamente removibile ed ovviamente una leggerezza che vi lascerà a bocca aperta.
Dall’altro lato della medaglia troviamo forse solo serbatoi sottodimensionati, che portano l’utente a doverli riempire e svuotare più spesso di quanto avrebbe mai voluto. Per maggiori informazioni vi potete collegare direttamente al