La Panasonic HC-VXF1 è una videocamera digitale “vecchio stampo”, simbolo di una generazione che ha fatto la storia delle registrazioni video, quando ancora smartphone e mirrorless erano tanto lontani quanto inesplorati. In vendita nel periodo corrente a circa 790 euro, il prodotto punta tutto sulle dimensioni, sull’autofocus e sulla stabilizzazione, per tenere il passo con il progresso, ma saranno sufficienti?
Esteticamente il prodotto presenta dimensioni veramente ridotte, essendo realizzato quasi interamente in plastica è davvero leggerissimo nell’utilizzo con una mano, lo si può imbracciare anche tutto il giorno senza stancarsi più di tanto, e grazie alla buonissima impugnatura sul lato destro, si ha la certezza di non perderlo di mano anche nelle condizioni più estreme.
Le dimensioni raggiungono precisamente 69 x 77 x 167 millimetri, con un peso di soli 450 grammi (batteria inclusa). Osservandolo da un punto di vista di design, non introduce nulla di nuovo o innovativo, appare esattamente come le videocamere digitali di qualche anno fa. Abbiamo tutti pulsanti fisici posizionati sull’intera superficie, sono forse fin troppi, con 4 tasti personalizzabili, e di difficile comprensione per un utente alle prime armi; l’avvio della registrazione è integrato nel punto perfetto, facilmente raggiungibile e senza troppa fatica.
La connettività fisica è rappresentata da una microHDMI per il collegamento ad un monitor, una USB e 2 jack da 3,5 millimetri, distinti per microfono e cuffie. La Panasonic HC-VXF1 non integra una memoria, è presente quindi uno slot SD senza limitazioni particolari. Anteriormente, invece, la ghiera attorno all’ottica è ruotabile ed il suo funzionamento potrà essere personalizzato a priori, sarà possibile decidere se utilizzarla per lo zoom, la messa a fuoco o altre funzioni.
Hardware e specifiche tecniche
Il sensore è un MOS BSI da 8,57 megapixel, da 1/2,5 pollici, la qualità a prima vista potrebbe apparire inferiore al previsto, ma fortunatamente è supportato da un obiettivo eccellente. Questi è un Leica Dicomar con apertura F1.8 – F4, nonché lunghezza focale equivalente 25-600mm.
La sua caratteristica principale sta proprio nell’essere zoom, un qualcosa che è molto difficile raggiungere con una mirrorless di ultima generazione. Di base la Panasonic HC-VXF1 prevede uno zoom ottico 24X, fino ad un digitale pari ad addirittura 1500X. La perdita di dettaglio e di nitidezza è minima, si mantiene quasi al livello della visione simil grandangolare, segnale quindi che l’ottica è veramente performante (presenta una sezione di 62 millimetri). Per riprendere in versione tele, si consiglia l’utilizzo di un cavalletto, grazie all’aggancio a vite inferiore, in caso contrario sarà davvero difficile mantenere stabile la ripresa.
Sul corpo della macchina troviamo un mirino EVF inclinabile, di circa 45° verso l’alto, da 0,24 pollici con risoluzione 1,55 milioni di pixel. La sua qualità è generalmente soddisfacente, non è all’altezza dei più recenti dato un numero di fps troppo basso, ma per quanto riguarda i dettagli, la nitidezza e la taratura dei colori non possiamo lamentarci.
Cosa che facciamo invece con il display IPS LCD da 7,5cm di diagonale posizionato sul lato sinistro; la risoluzione di soli 460’800 pixel, lo rende decisamente di livello inferiore rispetto a quanto osserviamo al momento sul mercato. Le cornici sono troppo spesse, il touchscreen è lento nel recepire l’input (bisogna “premere” fin troppo forte), ed è anche poco luminoso, quindi in parte complicato da vedere sotto luce solare diretta. L’unico aspetto positivo riguarda il suo essere completamente orientabile, ne facilita l’utilizzo in mobilità, anche per vlog.
Il sistema operativo è troppo semplice, non è possibile modificare praticamente nulla, né personalizzare quanto vorremmo la camera. Le interfacce sono troppo retrò ed antiquate, necessita chiaramente di una svecchiata ed ammodernata, proprio per cercare di stare al passo con i tempi.
La batteria è completamente removibile, è un componente da 1940mAh, il quale permette un utilizzo continuativo in linea con le aspettative, sarà possibile registrare per 2 ore, dipendentemente dalla risoluzione scelta, prima di ricorrere ad una presa a muro.
Foto e video
La Panasonic HC-VXF1 nasce per la registrazione video, permette di raggiungere al massimo il 4K a 25fps a meno di 100Mbps, con possibilità di scelta tra codec MP4 o H.264. Molto importante è il cropping in FullHD, direttamente dalla camera è possibile scegliere un’area del fotogramma da selezionare, convertendo il filmato direttamente in FullHD.
La resa non convince al 100%, sopratutto non è al livello di una mirrorless o di uno smartphone di ultima generazione, sia in termini di dettaglio, di nitidezza o di taratura dei colori (i quali non sono troppo saturi). La possiamo consigliare ai nostalgici delle videocamere digitali, il miglioramento rispetto a 5/6 anni fa è notevole, ma i colori in alcune occasioni sono fin troppo tenui.
Al chiuso il discorso non cambia, la resa è complessivamente sufficiente, il rumore digitale si vede, basta pochissimo per farlo “esaltare” nella ripresa, e troviamo le stesse difficoltà raccontate poco sopra.
I plus della Panasonic HC-VXF1 sono rappresentati da autofocus e stabilizzazione. Nel primo caso non abbiamo tantissimi “punti”, né possibilità di personalizzarlo; nonostante ciò è risultato essere affidabile, rapido e preciso, grazie anche alla presenza del tracking del viso del soggetto, o il focus sullo stesso. Non raggiungerà la velocità di una Panasonic Lumix S1R, ma riesce perfettamente a svolgere il proprio lavoro.
La stabilizzazione è altresì eccellente, integrando un hybrid O.I.S., composto da un ball O.I.S. (contro l’usura del motore e la compensazione dei micromovimenti della mano) e da un adaptive O.I.S. (che cerca di adattarsi alle modalità di ripresa del soggetto), riesce a garantire una resa molto interessante. L’utente può registrare camminando senza problemi, realizzando un video complessivamente più che stabile e soddisfacente; il pan da fermi a mano libera è possibile, anche per chi non è particolarmente esperto. La macchina è ideale per l’utilizzo nel corso dei viaggi.
Le immagini sfortunatamente non soddisfano, non sono all’altezza della concorrenza, con poca luce si vede tanto rumore e si rischia di realizzare uno scatto mosso, inoltre nel momento in cui scattiamo in giornate pienamente soleggiate, la gestione delle forti luci non convince, producendo elementi decisamente sottoesposti. Interessante invece la possibilità di contare sulla modalità 4K Photo, già vista sulle altre mirrorless, fondamentale per la buona riuscita complessiva del comparto fotografico.
Panasonc HC-XVF1: conclusioni
In conclusione la Panasonic HC-VXF1 è una videocamera digitale di altri tempi, da consigliare agli utenti che vogliono un prodotto solo per registrare video nel corso dei viaggi o in mobilità, che sia piccolo, leggero ed abbia un’ottima stabilizzazione/autofocus. n termini di resa o di qualità generale, purtroppo non regge il confronto con mirrorless o smartphone di ultima generazione, a questo prezzo al giorno d’oggi possiamo trovare di meglio.
Di seguito per la nostra prova e per i punteggi definitivi.