Recensione The Lightbringer: un interessante platform 3D ispirato a Zelda

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The Lightbringer è un nuovo platform 3D, sviluppato dallo studio polacco Rock Square Thunder, in collaborazione con l’editore svedese Zordix, e pubblicato per Nintendo Switch e PC, ad un prezzo che non supera i 14,99 euro.

 

Trama

L’utente impersona il prescelto, il piccolo personaggio, che ha il potere di catturare l’energia luminosa nell’aria, il cui obiettivo è riportare la luce nel mondo, purificando i monoliti. Questi sono stati corrotti da un nemico oscuro, in lenta diffusione nelle terre conosciute. Spetterà al Lightbringer superare una serie di livelli, irti di ostacoli, di zone nascoste e di collezionabili da non perdere, accumulando l’energia necessaria per liberare il monolite.

Il viaggio, tuttavia, non verrà compiuto in solitaria, al suo fianco ci sarà anche la sorella, la voce narrativa che seguirà tutta l’esperienza con una bellissima narrazione in sole rime. Un’idea assolutamente originale, vista in questi giorni in “A Juggler’s Tale”, eseguita davvero molto bene, trasportando l’utente in un racconto poetico e fantasy. Manca la lingua italiana nel parlato, sono stati tradotti i sottotitoli e tutti i menù. Buona anche la colonna sonora, sebbene molto spesso sia un semplice “motivetto” di sottofondo, in linea con il tema e lo spirito del gioco.

 

Grafica

Graficamente The Lightbringer convince per le tinte pastello, una atmosfera molto colorata e bellissima da vedere, e per le linee morbide dei personaggi e delle ambientazioni. Una scelta stilistica che ricorda i primi grandi “The Legend of Zelda“, riadattata al periodo attuale. I dettagli sono molto definiti, tutte le animazioni sono ben fatte, e non abbiamo mai notato cali particolari nel framerate.

Non abbiamo scene di intermezzo, se non al termine del livello e all’apertura dello stesso (con la visione completa di cosa bisognerà attraversare). Il gioco viene definito semi-isometrico, in quanto la camera potrà essere ruotata dall’utente, raggiungendo svariate angolazioni, ma solo in orizzontale (ovvero viene effettuato un semplice pan), non in verticale. Ottima soluzione per scoprire gli antri più nascosti in cui gli sviluppatori hanno posizionato i collezionabili, sebbene in alcune occasioni avremmo preferito poterla alzare per “vedere” sicuramente meglio.

 

Gameplay

The Lightbringer è un platform 3D fatto di salti, esplorazione, pericoli, spostamento di oggetti ed anche combattimento. Il perfetto mix tra tutti questi elementi per un’esperienza dal ritmo non troppo elevato, al livello ad esempio dell’apprezzatissimo Super Mario Odissey, e dal giusto grado di sfida. Se un Crash Bandicoot in alcuni casi appare essere frustrante, il titolo recensito porta l’utente a volersi spingere oltre i propri limiti, senza mai osare troppo, con una perfetta progressione, dando la possibilità di prendere confidenza con le meccaniche di gioco e tutti i controlli.

L’esperienza è suddivisa in 4 capitoli da 4 livelli ciascuno, per una longevità di circa 6/7 ore (considerando che per un livello sono necessari all’incirca 20 minuti per esplorarlo a fondo). Non è particolarmente elevata, considerando il prezzo ridotto, la possiamo ritenere più che adeguata. Al termine di ogni capitolo si dovrà sconfiggere il boss, ovvero il monolito da purificare, dalla difficoltà abbordabile.

Il game design è assolutamente ottimo, il personaggio dovrà saltare su blocchi (che si sgretolano al passaggio, o che scatteranno temporalmente), attraversare “sabbie mobili” che lo rallenteranno, saltare su casse che sprofonderanno nell’acqua, e nel frattempo esplorare l’ambiente. L’esplorazione è fondamentale per il completamento degli obiettivi; in ogni livello si dovranno raccogliere gemme verdi (l’energia della luce da utilizzare contro il nemico finale), le gemme rosse (molto più rare e nascoste), eventuali segreti della storia (individuati nelle campane), le pozioni (ovvero le vite aggiuntive) e le chiavi per aprire alcune porte. Scelta molto accurata, mai sfiancante, anche nel posizionamento degli oggetti più “segreti”.

Sempre all’interno del livello si incrociano anche aree oscure, nelle quali entrare fisicamente, con una ambientazione molto più tetra e dalla difficoltà più elevata. Una varietà complessivamente più che adeguata, le varie ambientazioni introducono sempre elementi differenti, nuove trappole, un elemento dominante differente (ad esempio nel secondo capitolo si è nell’aria, con ventole che lanciano il personaggio), mantenendo però sempre la propria anima grafica.

 

Azione e combattimenti

Il ritmo di The Lightbringer è abbastanza rilassato, l’utente non è mai spinto ad accelerare l’attraversamento del livello, se non in rari casi. Per variare il più possibile l’esperienza, gli sviluppatori hanno introdotto anche nemici fisici contro cui combattere, individuati in “gelatine” di melma, da colpire con l’unica arma in possesso del personaggio, un boomerang. Questi viene magistralmente introdotto anche nelle sezioni platform, nelle quali sarà necessario spostare degli indicatori, per attivare una piattaforma o spostare determinati oggetti.

Il sistema di controllo è semplificato dall’indicatore di lancio, con possibilità di incrementare la potenza per lanciarlo il più lontano possibile. I nemici sono abbastanza vari, si parte dalla semplice melma nera, passando da quella con il vaso in testa (quindi da colpire due volte), il kamikaze che si fa esplodere, il nemico sulla mongolfiera che spara dall’alto, oppure quello con l’elmo di acciaio, da colpire solamente da dietro. Un insieme che amplia sicuramente le possibilità e che rende l’esperienza complessiva più varia ed apprezzabile.

 

The Lightbringer: conclusioni

In conclusione The Lightbringer è un platform 3D che tecnicamente non introduce nulla di nuovo, ma che trasporta l’utente in un’esperienza complessivamente di ottimo livello sotto tanti aspetti. Hanno convinto il comparto grafico, con forti richiami a Zelda ed un buonissimo dettaglio, la varietà dei livelli, la complessità sempre crescente (ma mai troppa), ed il giusto mix tra azione, combattimento, esplorazione e sessioni platform.

Dall’altro lato della medaglia abbiamo forse sentito la mancanza di una colonna sonora più coinvolgente, ed una longevità maggiore. Consapevoli che il prezzo finale sia ridotto, si potevano incrementare i capitoli raggiungibili. Il gioco è disponibile per Nintendo Switch PC, ad un prezzo di circa 15 euro.

The Lightbringer

15 euro
7.6

Trama

7.0/10

Grafica

8.0/10

Gameplay

8.0/10

Longevità

7.0/10

Ambientazione

8.0/10

Pros

  • Ambientazioni bellissime da vedere
  • Grafica molto dettagliata
  • Gameplay eccellente
  • Buona varietà di nemici e di ostacoli da superare

Cons

  • Longevità abbastanza ridotta
  • Colonna sonora non sempre coinvolgente

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