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Uragano Maria, Google usa palloni aerostatici per portare internet a Porto Rico

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Vi abbiamo mostrato l’Uragano Irma attraverso le immagini mozzafiato della ISS, ma adesso a fare il giro del mondo sono le scene legate all’Uragano Maria. Periodo drammatico per il continente americano, Porto Rico sta facendo i conti con la devastazione.

Google intende aiutare le zone colpite con il suo Project Loon, palloni aerostatici per portare sulle Isole Vergini Americane e Porto Rico appunto la connessione internet.

La zona è stata battuta dall’Uragano Maria e da Irma, la situazione è disperata, Big G vuole portare un po’ di sollievo alle popolazioni coinvolte aiutando a ristabilire le telecomunicazioni. E’ arrivato l’ok dalla Federa Communications Commission, una licenza sperimentale per entrare nella fase operativa.

uragano maria project look google porto rico

Stando ai piani, Google potrà fornire copertura fino al 4 aprile 2018, palloni gonfiati a elio porteranno segnale LTC ad autorità locali e residenti, consentendo loro di contattare amici e parenti. Questa tecnologia consentirà inoltre di ristabilire la comunicazione con il mondo esterno, ancora però non è nota la reale copertura dell’operazione.

Non si tratta del primo intervento di Google in caso di calamità, i palloni aerostatici sono stati impiegati in Perù dopo un’inondazione, attività analoghe sono state testate anche in Francia, Brasile, Nuova Zelanda, Sri Lanka ed Indonesia.

La situazione in Perù era tuttavia più semplice considerato che Google stava già lavorando insieme ai provider locali, dunque le strutture da utilizzare erano già operative.

Come dichiara un portavoce di Alphabet X lab, divisione che si occupa del Project Loon, è necessaria una partnership con gli operatori locali.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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