Android Oreo Go: Google lancia l’OS pensato per gli smartphone meno potenti

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Google ha presentato Android 8.0 Oreo ormai da qualche mese e da allora abbiamo avuto modo di apprezzare tutte le sue migliori qualità nei contesti operativi dei device in-house della serie Nexus e Pixel Phone e nei terminali Android paralleli che per primi si sono portati agli aggiornamenti e, tra questi, non poteva mancare Sony con il suo Xperia XZ Premium postosi in prima line nella concessione degli update. 

Con detti terminali ci si trova ovviamente nei ranghi dei top-level phone, una fascia di mercato molto apprezzata ma spesso inaccessibile all’utente medio ed a tutti i consumer dei mercati emergenti che, di certo, non possono garantirsi il pieno accesso funzionale alle caratteristiche ed alle specifiche dei nuovi OS aggiornati. Come fare, quindi, per non rimanere indietro? Google ha pensato anche a questo.

Con una nuova versione di Android Oreo Go lo sviluppatore si è assicurato un porting delle app più importanti dei suoi ecosistemi, come Google Go, Go Maps, Gmail Go, YouTube Go, Gboard, Chrome, Play, la nuova Files Go e perfino il Google Assistant Go che riportano l’indubbio vantaggio di richiedere molte meno risorse del dovuto rispetto alle controparti originarie.

Device con meno di 1GB di RAM possono assicurarsi l’utilizzo delle funzioni di sistema e delle relative applicazioni native in qualsiasi lingua e con particolare riferimento ai mercati dei Paesi emergenti.

Nel contesto dell’AOSP, quindi, Google concede in uso un sistema Android leggero, aggiornato ed al top delle performance funzionali. L’uso di dette piattaforme, secondo quanto riferito, porterebbe ad un incremento del 15% in termini di velocità di esecuzione dei software.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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