Le musicassette tornano a vivere. Non solo vinili e juke-box sono tornati di moda, ora anche le vecchie cassette, i supporti musicali più utilizzati fra gli anni ’70 e ’90.
Audiocassette 2.0, una nuova vita
A dirlo è un sondaggio condotto dalla società Nielsen Music, secondo cui le audiocassette vendute in USA nel 2016 sarebbero incrementate del 74%, ovvero ben 129 mila unità. Un supporto fino a qualche anno andato in disuso per via dell’avvento del CD e, successivamente, completamente annullato con la forte espansione della musica digitale.
Esiste però una società, la National Audio Company – che continua a produrre musicassette, a Springfield, in Illinois. “Il nostro operato – spiega il presidente, Steve Steep – si potrebbe descrivere come un modello di stupidità e ostinatezza”. Ad accrescere le vendite sono state soprattutto le riedizioni di dischi storici come il primo album di Prince (Purple Rain) ed Eminem (Slim Shady), ma il primato di vendite è detenuto dalla colonna sonora del film Marvel “I Guardiani della Galassia”.
Anche alcuni dischi nuovi, tuttavia, vengono ancora realizzati anche su cassetta, come il caso di Purpose di Justin Bieber. Le nuove audiocassette sono però figlie di questa generazione: chi le acquista, infatti, troverà sopra un codice con cui potrà scaricare tutto l’album anche in versione digitale.
Un po’ di storia
Le audiocassette sono nate nel 1963 e ad inventarle fu la società Philips. Il suo punto più alto nel mercato è stato raggiunto negli anni ’80, e poi hanno resistito più o meno indenni fino agli anni ’90 per poi andare in disuso negli anni 200 a causa dell’avvento del più performante CD.
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Con l’arrivo della musica digitale e delle piattaforme di streaming musicale come Spotify oggi la cassetta è un vero e proprio pezzo da museo, ma il suo fascino resta intramontabile.