Secondo una nuova ricerca, i ragazzi che subiscono abusi, nello specifico fisici o sessuali, durante l’infanzia tendono anche a invecchiare precocemente a livello biologico. Partendo da dei semplici esami del sangue è stato visto come di fatto questi individui finiscono per avere un’aspettativa di vita più accorciata rispetto ai propri pari. Uno studio che è iniziato seguendo un’altra teoria.
È noto che le persone che hanno subito abusi in giovane età tendono poi a un deterioramento della propria salute crescendo a una velocità maggiore. Si parla proprio di più patologie e da qui è partita la teoria che forse dietro c’era proprio un invecchiamento precoce biologico. Con alcuni biomarcatori, tramite appunto degli esami del sangue, è stato confermato.
Lo studio, seppur piccolo, ha aperto la strada per approfondimenti. Sono stati selezionati 357 soggetti con una storia giovanile di abusi e sono stati anche scelti 200 soggetti di controllo senza una storia simile, ma con background simili a livello di somiglianze economiche e demografiche. Gli esami del sangue usati sono stati due, quello chiamato KDM BA e il PhenoAge.
Se il primo ha mostrato delle differenze andando ad analizzare i biomarcatori, il secondo, che serve a determinare il rischio di mortalità, è stato poco utile. Come detto, questo studio non va preso come una verità assoluta sia per il campione relativamente piccoli di soggetti presi in esame, sia per la metodologie usata in quanto presentano ancora dei limiti in quanto in realtà è difficile quantificare quanti questi biomarcatori segnali una cosa piuttosto che un’altra.
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