Alzheimer: l’autopsia di un malato e il cervello

Date:

Share post:

Sono decenni di anni che si cerca di studiare in lungo e il largo il morbo di Alzheimer e nonostante le informazioni raccolte sono numerosissime, si può solo mitigare il progredire della malattia. Un nuovo studio sta quindi cercando di scoprirne i segreti effettuando autopsie su malati ormai defunti. La speranza è di capire qualcosa di più dai cambiamenti fisici che avvengono nel cervello durante il decorso della malattia.

La semplice analisi del tessuto del cervello di un malato di Alzheimer mostra notevoli differenze rispetto a quelle di un individuo sano. Nello specifico le microglia del primo gruppo si trovano molto più comunemente in uno stato che si può definire di pre-infiammazione; questo di fatto le rende meno protette. La loro funzione è di eliminare le scorie che si accumulano nel suddetto organo, cosa che non riesco a fare a dovere in tale stato.

 

L’autopsia al cervello di chi aveva il morbo di Alzheimer

Nel morbo di Alzheimer le microglia finiscono per danneggiare attivamente il cervello in quanto possono diventare troppo attive. Quello che fanno è andare a causare infiammazioni nel cervello che però non riescono a essere tenute sotto controllo dai dei semplici farmaci antiinfiammatori.

Le parole dei ricercatori: “A questo punto, non possiamo dire se le microglia stiano causando la patologia o se la patologia stia facendo sì che queste microglia alterino il loro comportamento. Ora che abbiamo determinato i profili genetici di queste microglia, possiamo provare a scoprire esattamente cosa stanno facendo e, si spera, identificare modi per cambiare i loro comportamenti che potrebbero contribuire alla malattia di Alzheimer. Se riusciamo a determinare cosa stanno facendo, potremmo essere in grado di cambiare il loro comportamento con trattamenti che potrebbero prevenire o rallentare questa malattia.”

Related articles

Nuovo coronavirus nei pipistrelli scoperto in Cina: rischio per l’uomo?

Un team di ricercatori cinesi ha identificato un nuovo ceppo di coronavirus nei pipistrelli, denominato HKU5-CoV-2. La scoperta...

iPhone 17 Pro Max: un render mostra il design in anticipo

Nonostante un nuovo iPhone sia stato presentato pochi giorni fa, sul web già si pensa ai modelli che...

Sindrome post-vaccinazione Covid-19: sintomi, rischi e cosa dice la scienza

La campagna di vaccinazione contro il Covid-19 ha rappresentato un passo cruciale nella lotta alla pandemia, contribuendo in...

WhatsApp: i temi personalizzati delle chat arrivano per tutti

Una novità attesa da tantissimo tempo è finalmente arrivata su WhatsApp! Dopo averli resi disponibili per una cerchia...