Fino a poco tempo fa, era facile liquidare la realtà aumentata – meglio nota con l’acronimo AR – nel migliore dei casi come un’aggiunta di lusso ai telefoni cellulari. Nel peggiore dei casi una trovata di marketing ingannevole.
Da Pokémon Go ai filtri AR per Android fino allo Studio Lens di Snapchat, le applicazioni AR potrebbero essere (letteralmente e figurativamente) considerate rivoluzionarie. Ma al loro centro erano innanzitutto divertenti, non cambiando radicalmente i modelli di business.
Ma mentre quella visione sprezzante della tecnologia AR potrebbe essere applicata ad alcune delle sue applicazioni più accattivanti, qualcosa di più significativo è in piedi nello spazio fiorente della tecnologia.
L’ultima prova: l’executive di Longtime Apple, Frank Casanova, è stato nominato il primo senior director della società di marketing di prodotti a livello mondiale per la realtà aumentata. A testimonianza dell’impegno del colosso tecnologico di lasciare il segno nella AR.
Apple dà il suo pesante contributo alla AR
Mentre questi sviluppi segnalano un crescente interesse per Le applicazioni AR che vanno oltre i filtri di Snapchat, la creazione di una nuova posizione dedicata ad AR di Apple segna uno spostamento ancora più significativo verso una nuova realtà. In cui AR diventa una parte fondamentale delle attività dei giganti della tecnologia.
L’incarico di Casanova, quindi, stabilisce un punto di riferimento per l’industria in quanto continua i suoi sforzi concentrati per portare l’AR nel mondo reale. Comprese le applicazioni industriali e commerciali.
Apple però non è l’unica. Google sta sperimentando una funzione AR per Google Maps, che consente agli utenti di seguire le indicazioni dalle telecamere dei loro smartphone in tempo reale.
Inoltre, dopo la recente acquisizione da $ 72 milioni della startup AR Blue Vision Labs, Lyft sta sfruttando l’AR per una funzionalità che permetterà a guidatori e passeggeri di evidenziare l’un l’altro i punti di vista del mondo reale.