Andare a teatro una volta al mese può ridurre il rischio di morte prematura, secondo uno studio. I ricercatori dell’University College di Londra hanno studiato questa teoria su un campione di circa 7000 persone, di età superiore ai 50 anni, per 12 anni. I volontari che coltivavano la propria passione per le arti e frequentavano rappresentazioni teatrali ogni pochi mesi avevano il 14% in meno di probabilità andare in contro a cause di morte prematura.
Visitare musei, teatri e gallerie d’arte più frequentemente, gli scienziati ritengono sia sufficiente almeno una volta al mese, ha ridotto il rischio del 31%. La ricerca aggiunge poi in proposito che impegnarsi in prima persona in queste arti, ad esempio suonando alcuni strumenti musicali o cimentarsi nell’arte pittorica, può avere un impatto positivo sulla nostra salute. Gli scienziati non sono stati in grado di dimostrare che andare a teatro regolarmente sia direttamente collegato alla riduzione del rischio, trattandosi di uno studio solo osservativo; tuttavia, credono che tali attività possano migliorare la salute mentale e invitare all’attività fisica.
Non solo il teatro, ma anche dipingere o suonare uno strumento possono essere utili a mantenere la salute mentale e ad incentivare l’attività fisica
Tuttavia, il legame tra la longevità e l’impegno nelle arti è rimasto evidente anche quando si è tenuto conto della salute mentale e dell’attività fisica. L’autrice principale della scoperta, la dottoressa Daisy Fancourt, ha affermato che sono necessari ulteriori studi per approfondire questo legame. “Nel complesso, i nostri risultati evidenziano l’importanza di continuare ad approfondire alcuni fattori molto incisivi sulla nostra salute“, ha affermato la dottoressa Fancourt.
In un editoriale collegato alla scoperta, Nicola Gill, medico di base dello Yorkshire, ha dichiarato: “È così irrealistico immaginare che qualcosa di comunemente disponibile e fruibile da tutto sia in grado di migliorare l’aspettativa di vita? Questa ricerca non indaga su qualcosa di magico o stregonesco, ma su qualcosa di tangibile, di reale, aggiungendo alla nostra comprensione i benefici per la salute delle arti e sollevando importanti domande per ulteriori ricerche, di cui questa scoperta senza dubbio necessita“.