Vi siete mai chiesti per quanto tempo uno smartphone o un tablet Android continua a ricevere aggiornamenti per la sicurezza dopo averlo acquistato? La risposta è dai due ai tre anni, il problema è che milioni di utenti usano il proprio smartphone Android per molto più tempo. Questo risulta in un aumento sempre più in crescita di dispositivi vulnerabili.
Stando agli ultimi dati di Google risalenti allo scorso maggio, il 40% degli utenti Android continua ad usare versioni più vecchie del proprio sistema operativo che ovviamente non vengono più aggiornati da quattro anni se non oltre. Ad oggi il totale di tali dispositivi si attesta su un miliardo.
Data la vulnerabilità, la sicurezza di questi dispositivi è altamente a rischio. Molti utenti forse lo ignorano o non ne sono a conoscenza, ma gli smartphone dotati di versioni Android più vecchie (Motorola X, Samsung Galaxy A5, Sony Xperia Z2, Google Nexus 5 e altri) sono più semplici da infettare con malware mobile.
Questo significa che malware come Joker contenuto in alcune app dannose, oppure la recente falla Bluetooth conosciuta come BlueFrag, potrebbe intaccare la sicurezza di tali smartphone.
Qual è la soluzione nel caso di un dispositivo a rischio?
La soluzione purtroppo in questi casi è l’acquisto di un nuovo modello. La problematica è che gli utenti sono schiacciati da due forze; da una parte abbiamo Google che punta all’evoluzione dei propri dispositivi Android rilasciando nuove versioni ogni anno, dall’altra troviamo i produttori che incentivano l’acquisto di nuovi modelli con il pretesto che quelli più vecchi non hanno versioni aggiornate (anche se questo non è sempre vero).
Fortunatamente la nuova politica di Google ora prevede aggiornamenti sulla sicurezza ogni mese, però sta comunque all’utente decidere se mantenere un sistema Android virtualmente a rischio o direzionarsi verso un nuovo modello.
Se volete controllare e aggiornare il vostro smartphone potete farlo seguendo le linee guida di Google a questa pagina. Voi che ne pensate in tal proposito?