Antibiotici nei primi mesi di vita: legame con l’obesità infantile secondo recenti studi

Date:

Share post:

Negli ultimi anni, un numero crescente di studi scientifici ha acceso i riflettori su una possibile correlazione tra l’uso precoce di antibiotici nei bambini e un aumento del rischio di obesità durante l’infanzia. Questa connessione, ancora oggetto di approfondimento, solleva interrogativi importanti sull’impiego di questi farmaci nei primi mesi di vita.

Gli antibiotici sono spesso prescritti nei neonati e nei bambini piccoli per trattare infezioni batteriche, ma la loro somministrazione, soprattutto se non strettamente necessaria, può alterare profondamente il microbiota intestinale — l’insieme di batteri benefici che colonizzano l’intestino e svolgono un ruolo cruciale nel metabolismo e nel sistema immunitario.

Bambini più a rischio di obesità se assumono antibiotici nei primi mesi di vita

Secondo uno studio pubblicato su JAMA Pediatrics, i bambini che avevano ricevuto antibiotici nei primi sei mesi di vita presentavano un rischio significativamente più elevato di sviluppare obesità entro i sette anni rispetto a quelli che non avevano ricevuto tali trattamenti. Il rischio aumentava anche in relazione al numero di cicli di antibiotici ricevuti.

I ricercatori ipotizzano che la somministrazione precoce di antibiotici possa interferire con lo sviluppo del microbioma intestinale, compromettendo la capacità dell’organismo di regolare il peso corporeo e il metabolismo dei nutrienti. In particolare, alcune specie batteriche “buone” vengono eliminate, lasciando spazio a microrganismi che favoriscono l’assorbimento eccessivo di calorie.

Va sottolineato che gli antibiotici non sono di per sé la causa diretta dell’obesità, ma possono rappresentare uno dei molti fattori di rischio, in un contesto che include predisposizione genetica, alimentazione scorretta, sedentarietà e altri elementi ambientali. Tuttavia, il loro impatto sul microbiota nei primi mille giorni di vita potrebbe avere effetti duraturi.

Fondamentale promuovere stili di vita sani fin dalla prima infanzia

Gli esperti raccomandano dunque un uso più prudente e mirato degli antibiotici, riservandoli solo ai casi in cui siano realmente indicati. Le infezioni virali, ad esempio, non richiedono questi farmaci e spesso vengono trattate impropriamente con antibiotici, contribuendo al fenomeno della resistenza e, secondo le nuove evidenze, anche ad altri effetti collaterali a lungo termine.

I pediatri svolgono un ruolo chiave nel sensibilizzare i genitori sull’importanza di non richiedere antibiotici “per sicurezza” e di affidarsi sempre a una diagnosi accurata. Allo stesso tempo, è fondamentale promuovere stili di vita sani fin dalla prima infanzia, che includano un’alimentazione equilibrata e attività fisica regolare.

In conclusione, la relazione tra uso precoce di antibiotici e obesità infantile invita a riflettere sull’importanza di un approccio più consapevole alla salute dei più piccoli. La prevenzione, come spesso accade, comincia da scelte informate e responsabili, anche quando si tratta di una semplice prescrizione.

Foto di Prashant Sharma da Pixabay

Annalisa Tellini
Annalisa Tellini
Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

Related articles

Uova: efficaci contro il colesterolo cattivo

Le uova in alimentazione sono da sempre un argomento controverso. Diversi studi in passato le hanno collegato a...

Internal Shower: la bevanda virale a base di chia e limone fa davvero bene?

Con milioni di video taggati #InternalShower o #ChiaseedWater, la bevanda composta da acqua, semi di chia e succo...

Da Roma a Milano in 23 secondi: la corsa che sfida la fisica

Non è fantascienza, ma un dato reale: esiste un oggetto talmente veloce da poter percorrere la distanza in...

Uso di cannabis e salute mentale: scoperto un legame genetico

Un nuovo studio internazionale ha identificato un collegamento genetico tra il disturbo da uso di cannabis e vari...