Alcune api operaie rimuovono i parassiti pericolosi dai propri compagni

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Uno studio ha scoperto che le api da miele domestiche possono aumentare l’immunità di una colonia eliminando i parassiti mortali dai loro compagni d’alveare usando le loro mandibole. Per un breve periodo della loro vita, alcune api operaie assumono il ruolo di “spazzine”, rimuovendo detriti e parassiti pericolosi da altri membri della colonia.

Queste api sviluppano un sistema immunitario più forte per adempiere al loro compito e aiutarle a tollerare un rischio più elevato di infezione. La scoperta offre la speranza di affrontare gravi parassiti tra cui il famigerato acaro varroa, che si attacca all’addome delle api e succhia i suoi fluidi corporei.

 

Le api spazzine, gli eroi delle colonie contro i parassiti

Per lo studio, pubblicato su Scientific Reports, gli entomologi hanno preso circa 2.000 api da miele occidentali provenienti da 11 alveari diversi. Poste su un pettine per api, i ricercatori hanno contrassegnato gli insetti con dei punti e gli hanno osservati per 30 minuti su ciascun lato del pettine. Ogni giorno per 13 giorni, gli scienziati hanno annotato ogni volta che un’ape andava a rimuovere i parassiti da un suo compagno.

Tutte le api osservate venivano seguite per dieci minuti al fine di ottenere i risultati. Per stabilire quanto fosse forte il sistema immunitario, da quattro alveari sono stati raccolti 108 api spazzine e 126 api normali di età simili. Gli è stato quindi iniettato il batterio E. coli ed è stata poi verificata la risposta batterica.

“Abbiamo scoperto che le api operaie specializzate nel rimuovere parassiti sono altamente collegate all’interno delle loro colonie e hanno sviluppato sistemi immunitari più forti”, ha dichiarato il dott. Alessandro Cini dell’Università di Firenza, autore principale dello studio. “Sospettiamo che se più api si impegnassero in questi comportamenti la colonia nel suo insieme potrebbe avere una maggiore immunità.”

api parassiti

Metodi alternativi per il rilevamento delle api infette

La co-autrice Rita Cervo dell’Università di Firenze ha aggiunto che le api che aderiscono a questo compito hanno un sistema immunitario molto più forte. La ricerca ha anche dimostrato che le api spazzine non sviluppano attrezzature specializzate per l’attività. Le loro antenne, utilizzate per il rilevamento, rimangono della stessa lunghezza di quelle delle altre api, il che significa che non sono state sintonizzate per rilevare i cattivi odori.

Tuttavia, possono fare affidamento su altri metodi per rilevare chi è nel bisogno, come una sorta di danza in cui un’ape muove il suo corpo da un lato all’altro. I ricercatori hanno usato l’ape europea poiché questa è la specie più comune in tutto il mondo, utilizzata negli apiari privati ​​e nell’agricoltura. Le api svolgono di solito compiti di toelettatura quando hanno un’età compresa tra i 6 e i 13 giorni, con un picco tra i 10 e gli 11 giorni prima di concentrarsi su altre responsabilità.

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Come combattere gli acari verroa, i principali nemici delle api britanniche

Gli acari di varroa sono una delle principali minacce per le api britanniche. Sebbene le giovani api infette possano sopravvivere, spesso pagano il prezzo più tardi attraverso una durata di vita più breve, peso ridotto, ali rimpicciolite e deformate e ridotta resistenza alle infezioni. In caso di estreme infestazioni, l’Unità Nazionale delle Api avverte che possono anche innescare il collasso delle colonie mentre le api indebolite diffondono rapidamente tra loro malattie.

I metodi di controllo attualmente disponibili per combattere gli acari prevedono l’applicazione di sostanze chimiche alle api o il loro intrappolamento. In seguito vengono quindi rimossi e distrutti. Si spera che la ricerca possa indurre i detentori a trovare un modo per stimolare un comportamento più curativo che, a sua volta, potrebbe offrire un modo meno costoso di trattare gli acari. La toelettatura è stata registrato in diverse specie di api e formiche.

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

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