Astronomia: gli eventi di dicembre, la cometa interstellare e non solo

Date:

Share post:

A dicembre il Sole tramonta molto presto, e sorge molto tardi. Le ore di buio saranno dunque molte e potrebbe essere, per tutti gli appassionati di astronomia, una buona occasione per poter osservare alcuni entusiasmanti eventi astronomici, magari senza doversi svegliare nel cuore della notte.

 

Il pomeriggio… Pianeti!

Le prime osservazioni potremo farle già dopo il tramonto, ovvero dopo le 16:40, in “pieno pomeriggio”. Basterà volgere lo sguardo all’orizzonte verso sud-ovest, per osservare, con qualche difficoltà tra le luci del crepuscolo, tre pianeti. Venere, Saturno e Giove saranno in fatti in quella porzione di cielo sotto la Luna.

Venere rimarrà visibile per qualche ora dopo il tramonto e rimarrà nel cielo a noi visibile sempre più a lungo, mentre si sposta dal Sagittario al Capricorno. Mentre Saturno ci farà compagnia ancora per poco, per poi sparire sotto l’orizzonte e ritornare a farsi osservare tra qualche mese. Stessa cosa vale anche per Giove, che tornerà a mostrarsi soltanto nelle gelide mattine dell’inizio del 2020.

Mercurio sarà invece mattiniero già da questo mese e potremo osservarlo poco prima dell’alba fino a che, a fine mese, anche questo pianeta tornerà a nascondersi dal nostro sguardo per un po’. Anche Marte si sveglia presto, e così dovrà fare chi volesse osservarlo. Il momento buono è attorno alle cinque e mezza del mattino.

 

Le costellazioni del cielo invernale

Per quanto riguarda invece le costellazioni osservabili in questo mese, non si può non puntare lo sguardo verso Nord in inverno. Nel cielo settentrionale troveremo ad attenderci l’Orsa Maggiore, con il suo Grande Carro, e l’Orsa Minore che con la sua stella Polare ci indica per l’appunto il Nord. Affianco ad esse troveremo Cefeo, Cassiopea e la costellazione del Dragone.

Nella porzione sud-orientale della volta celeste potremo invece ammirare la più luminosa stella del cielo, Sirio, nella costellazione del Cane Maggiore. Al di sopra troveremo una delle costellazioni più importanti del cielo invernale, Orione, con la sua inconfondibile cintura di stelle. Continuando a spostare lo sguardo verso Sud, troveremo la costellazione dei Gemelli, dove brillano Castore e Polluce e quella del Toro, con la sua inconfondibile stella rossa, Aldebaran.

 

L’evento più atteso dagli appassionati di astronomia: il passaggio della prima cometa interstellare

Ma sicuramente l’evento più atteso di questo mese per gli appassionati di astronomia e non solo, è il primo passaggio in assoluto di una cometa interstellare all’interno del Sistema Solare. La cometa 2I/Borisov sarà però osservabile soltanto con l’ausilio di un telescopio.

La cometa porta il nome dell’astronomo ucraino che l’ha scoperta proprio quest’estate e proprio ieri si è trovata alla sua distanza minima dal Sole. Ma bisogna aspettare ancora fine mese perché raggiunga invece la sua distanza minima dal nostro Pianeta. La cometa di questo Natale infatti, si troverà a sole due unità astronomica dalla Terra il 28 dicembre. Ma la sua maggiore luminosità sarà all’inizio del passaggio attraverso il Sistema Solare, se si dispone quindi di un buon telescopio, si avrà dunque un periodo relativamente lungo per osservarla.

 

Le stelle cadenti: uno degli spettacoli più entusiasmanti anche per i meno esperti di astronomia

Ma le sorprese di dicembre non finiscono qui. Non si può pensare all’astronomia senza nemmeno un passaggio di meteore. Ed ecco che anche a dicembre non rimarremo delusi. Il periodo migliore per osservarle è ovviamente lontano dal plenilunio di questo mese, ovvero il 12 dicembre. Sfortunatamente proprio in quei giorni ci sarà il passaggio dello sciame più consistente, quello delle Geminidi, il cui picco massimo è nella notte tra il 13 ed il 14 dicembre.

In genere lo sciame delle Geminidi, originato dal passaggio della Terra tra i frammenti del meteorite 3200 Phathon, ha una frequenza di 120 meteore l’ora, ma la luce della Luna potrebbe farlo scendere fino a 60. Potremo rifarci però con il meno denso sciame delle Ursidi, originato dal passaggio della cometa Tuttle, il cui picco massimo sarà nelle notti del 21 e del 22 Dicembre.

Anche questo ultimo mese del 2019 ci terrà dunque col naso all’insù, soprattutto con l’emozionante passaggio della prima cometa interstellare. Bisogna dunque affrettarsi a procurarsi un telescopio, o un amico che ne possegga uno!

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

Related articles

Misteriose luci sopra il cielo del Portogallo: un fenomeno ancora senza spiegazione

Nelle notti intorno al 9 dicembre, strane luci sono apparse nel cielo portoghese, suscitando perplessità tra residenti ed...

Dislessia e genetica: i cambiamenti cerebrali che influenzano linguaggio, visione e movimento

La dislessia è un disturbo specifico dell'apprendimento che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Nonostante la...

United Airlines adotta AirTag per il tracciamento bagagli: una collaborazione pionieristica con Apple

United Airlines è diventata la prima grande compagnia aerea a integrare la tecnologia AirTag di Apple per il...

Apple AirPods con sensori biometrici: ecco cosa riserva il futuro

Nonostante Apple abbia recentemente lanciato sul mercato due nuovi modelli di AirPods, lo sviluppo delle nuove generazioni non...