Batteri geneticamente modificati per produrre ragnatele antiproiettile

Date:

Share post:

Un team di ricercatori ha modificato geneticamente dei batteri, affinché producessero delle ragnatele altamente resistenti. E sembra che siano anche molto più veloci degli stessi ragni.

Tenendo ovviamente in considerazione la differenza di peso, questa ragnatela prodotta da alcuni ragni, sembrerebbe essere più forte dell’acciaio. Ma i ragni che la producono non ne possono produrre a sufficienza da poter pensare ad una produzione di massa di questo materiale. Il progetto è infatti quello di arrivare ad una produzione di tessuti super-resistenti e tute spaziali di ultima generazione.

Mettendo insieme un numero enorme di ragni per poter produrre quantità sufficienti di tela per un processo industriale, gli adorabili insettini a 8 zampe, finirebbero per divorarsi l’un l’altro. Ma modificare geneticamente dei batteri affinché producano ragnatele sembra essere la soluzione adatta per averne una quantità sufficiente.

 

La possibilità di creare un nuovo materiale dai molteplici impieghi

Il capo ricercatore Fuzhong Zhang, della Washington University, ha dichiarato in un comunicato stampa: “in natura, esistono molti materiali a base di proteine che hanno proprietà meccaniche sorprendenti, ma la quantità disponibile di questi materiali è molto spesso limitata. Nella nostra ricerca ci siamo concentrati sulla modifica genetica dei batteri in modo che, non solo possiamo produrre questi materiali, ma anche renderli migliori”.

Per giungere a questi risultati, i ricercatori hanno tagliato i geni che, nei ragni, codificano per la ragnatela. Una volta suddivisi in pezzetti più piccoli, li hanno riassemblati e integrati nel genoma batterico.

Per ora gli scienziati sono riusciti a produrre nei primi test, due grammi di tela di ragno, per ogni litro di batteri geneticamente modificati. La tela ottenuta presenta un ottima qualità ed è forte quanto quella prodotta dai ragni. Per ora non è molta considerando il numero di batteri in un litro, ma i ricercatori sono fiduciosi ed hanno dichiarato che ci sono stati già notevoli miglioramenti.

Se con questa ricerca si dovesse arrivare ad ottenere notevoli produzioni di tela di ragno super resistente, la NASA potrebbe pensare di inviare i batteri nelle future missioni spaziali. Sarebbero ottimi come fornitori continui di materiali per le riparazioni.

Valeria Magliani
Valeria Magliani
Instancabile giramondo, appassionata di viaggi, di scoperte e di scienza, ho iniziato l'attività di web-writer perché desideravo essere parte di quel meccanismo che diffonde curiosità e conoscenza. Dobbiamo conoscere, sapere, scoprire e viaggiare, il più possibile. Avremo così una vita migliore, in un mondo migliore.

Related articles

Il misterioso effetto del Tylenol: il legame inaspettato con il sistema endocannabinoide

Il Tylenol, noto anche come paracetamolo, è da decenni uno dei farmaci più usati al mondo per ridurre...

Scozia, scoperti misteriosi cerchi di pietre: rivelano una migrazione preistorica di 11.000 anni fa

Un’incredibile scoperta archeologica sull’isola di Skye, in Scozia, sta riscrivendo la storia delle prime migrazioni umane nel nord...

Recensione Amazon Eero 7: router con WiFi 7 e rete mesh dal prezzo conveniente

Amazon Eero 7 è il nuovo router pensato per gli utenti che vogliono potenziare la rete WiFi di casa, affidandosi alle...

Stare seduti per ore può ridurre il volume del cervello: ecco cosa dice la scienza

Trascorrere gran parte della giornata seduti non è solo una cattiva abitudine per la schiena o il cuore....