Il cacapo ce la farà. Questa è la buona notizia che arriva dagli zoologi dello zoo di Auckland, in Nuova Zelanda, dove la popolazione di questi curiosi volatili sta finalmente riprendendo a crescere dopo una crisi durata diversi mesi. Il cacapo è una rara specie di pappagallo, di notevoli dimensioni, noto per la sua incapacità di volare. Da millenni al centro della cultura Maori, questo volatile è una specie endemica della Nuova Zelanda ed era usato sia come fonte di cibo per gli aborigeni che come animale da compagnia dagli stessi.
Il 2019 è stato davvero un anno cruciale per il cacapo neozelandese
Per anni il cacapo è stato sull’orlo dell’estinzione e ancora oggi, nonostante la ripresa, ne esistono pochissimi esemplari. Una delle cause più significative che hanno reso questa specie così rara è anzitutto il loro periodo di accoppiamento: il cacapo si accoppia ogni 5 o 6 anni, in corrispondenza del periodo di fioritura di una particolare pianta da frutto di cui questi volatili sono ghiotti, il rimu. Per loro fortuna, durante il 2019 questa pianta ha avuto un periodo di fioritura eccezionale e la popolazione di cacapi è riuscita a mettere al mondo 80 pulcini in più.
Il dottor James Chatterton, medico veterinario presso lo zoo di Auckland, ha dichiarato: “I veterinari hanno lavorato senza sosta nelle isole del santuario dove vivono i rari uccelli per garantire lo sviluppo dei piccoli“. Questo però all’esito di una misteriosa malattia fungina che dall’aprile 2019 aveva iniziato a sterminare la popolazione di cacapi, portando la specie sull’orlo dell’estinzione. Per fortuna, dopo mesi di incessante lavoro e di test clinici sugli animali, sembra che i ricercatori abbiano visto la luce in fondo al tunnel. Ad oggi, infatti, si contano circa 211 esemplari di cacapo in Nuova Zelanda, segno di una rinascita davvero insperata.