I cambiamenti climatici stanno causando il rapido declino delle vecchie foreste in tutto il mondo. Questo fenomeno sta danneggiando la fauna selvatica perché alberi e boschi più vecchi ospitano una maggiore varietà di specie, così riferisce un recente studio.
Le foreste antiche che durano da oltre 140 anni sono state ridotte a meno di 25 milioni di chilometri quadrati. Nello stesso periodo la quantità di foreste giovani di età inferiore ai 140 anni è raddoppiata ad almeno 12 milioni di kmq.
L’aumento delle temperature sta incrementando la frequenza e la gravità di incendi, siccità, tempeste ed esplosioni nelle popolazioni di insetti che uccidono gli alberi. L’aumento dei livelli di anidride carbonica fa sì che gli alberi crescano più velocemente e le loro grandi dimensioni li rendono vulnerabili agli impatti ambientali come venti forti e siccità.
La mortalità degli alberi sta aumentando e spingendo le foreste al declino
Tom Pugh, co-autore dello studio, ha affermato che temperature più elevate hanno ridotto la capacità degli alberi di fornire acqua alle loro foglie. Gli alberi più corti tuttavia possono far fronte meglio a questo stress.
Il cambiamento climatico sta accelerando la mortalità degli alberi spingendo le foreste ad essere più giovani e anche più brevi. Ciò riduce la capacità delle foreste di rallentare i cambiamenti climatici assorbendo e immagazzinando carbonio dall’atmosfera. Potrebbe anche portare a seri danni alla fauna selvatica.
Nate McDowell, autore principale dello studio su Science, ha dichiarato: “I danni alle foreste continueranno ad aumentare di frequenza e gravità nel prossimo secolo. Le foreste sono già in declino e probabilmente il fenomeno proseguirà”.