Sono passati millenni da quando i cani non erano altro che lupi selvatici la cui unica fonte di cibo era la carne cruda. Per alcuni però quest’ultima può essere una gustosa ricompensare per il proprio animale domestico, ma sarebbe meglio evitare. Non ha tanto a che fare con la non capacità di digestione dell’alimento, ma da un aspetto secondario. Si parla della presenza di batteri che hanno la capacità di diffondersi in questo modo.
Secondo un nuovo studio che ha interessato centinaia di cani, la carne cruda starebbe favorendo la diffusione tra uomo e animali di batteri E. coli resistenti agli antibiotici. Va da sé che questo è un rischio perché le eventuali infezioni poi non si possono trattare con normali trattamenti. Si tratta di un problema che a monte raggiunge la carne degli animali allevati.
Il rischio della carne cruda data ai cani domestici
Le parole dei ricercatori dell’Università di Bristol: “Il nostro obiettivo non era quello di concentrarci sul cibo crudo per cani, ma di indagare su cosa potrebbe rendere un cane più propenso a espellere E. coli resistente nelle sue feci. Il nostro studio ha trovato un’associazione molto forte tra l’eliminazione di E. coli resistente alla ciprofloxacina e l’alimentazione dei cani con una dieta a base di cibi crudi.”
Il problema più grande con i batteri attualmente sono proprio gli antibiotici. L’uso intensivo e spesso sbagliato dei suddetti ha portati i batteri a essere più resistenti. Un circolo vizioso che ha portato ad un uso massiccio che ha permesso agli agenti patogeni di rafforzarsi ancora di più. In questo scenario anche la minaccia legata alla carne cruda data ai cani può favorire infezioni pericolose.