Gli obiettivi di Google per questo 2016 sono molteplici, spaziando in diversi campi e settori sui quali la neo-company Alphabet opererà con maggior attenzione, eppure tra questi potrebbe esserci anche un’inattesa rivoluzione per i tablet con il lancio di Chrome OS in sostituzione di Android.
Benchè tale situazione resti attualmente vincolata all’ambito delle congetture, in realtà i segnali che spingono a questa opzione sono molteplici e non ultimo – a fornire una certa robustezza – sono anche alcune novità emerse su Pixel C, il tablet 2-in-1 targato Google il quale oltre che rappresentare il primo hardware proprietario si propone come strumento di sviluppo OS come per i Nexus.
Pixel C: emerge un boot di Chrome OS, Android sarebbe stato solo un ripiego
Tralasciando l’indiscusso fascino tecnico che il tablet Google sta esercitando sul mercato, con svariati pregi ben analizzati dalla nostra recensione completa, ciò che ha incuriosito il mondo degli sviluppatori è invece il cuore software del prodotto nel quale sarebbe emerso un boot di Chrome OS fortemente radicato.
A diffondere la notizia sono stati alcuni sviluppatori di XDA Developers, illustrando come l’OS Google alternativo ad Android non sia soltanto presente in modo silente ma sia soprattutto fortemente radicato nel tablet tanto da rendere il robottino verde quasi come una soluzione di ripiego che, mesi prima del lancio, in molti hanno avanzato come pronto al passaggio di consegne per consentire al colosso californiano di dare vita ad un eco-sistema completo per mobile e computer.
Ciò non escluderebbe però, vista la presenza del boot, il possibile arrivo nei prossimi mesi di un major update capace di far emergere le potenzialità di Chrome OS su Pixel C spalancando la strada ad una piccola rivoluzione attesa già dal 2015 nel campo dei tablet Android.
Android e Chrome OS: negata la fusione, Google potrebbe presto pensare al passaggio di consegne
Le prime indiscrezioni, in tal senso, erano state fornite in tempi non sospetti dai colleghi di Ars Technica supponendo come tra le scelte di Google potesse esservi un lancio di Pixel C proprio con il nuovo sistema operativo sviluppato in casa e neppure in modo casuale.
Se soltanto pochi mesi fa il colosso di Mountain View aveva categoricamente smentito l’ipotesi di una fusione tra Android e Chrome OS, etichettando come impossibile la scelta di generare un solo OS come visionato dai concorrenti Apple e soprattutto Microsoft, in realtà ciò non escluderebbe la possibilità che tali dichiarazioni intendessero un lento e progressivo arresto di Android. I limiti del robottino verde lato tablet sono noti da tempo, sia in termini di adattamento dell’interfaccia per gli ampi display che per la qualità delle app, trovando forti riscontri sulla necessità di un cambio di rotta nei dati di mercato in perdita rispetto iOS e Windows 10.
Non è quindi utopistico pensare come attraverso Pixel C, Google possa aver pianificato il pensionamento di Android in favore di Chrome OS sfruttando il primo hardware internamente prodotto per favorire lo sviluppo del proprio sistema operativo come fatto a suo tempo, e tutt’oggi, lato smartphone col robottino verde tramite la gamma Nexus. Fonte: FranAndroid