Connettività 5G: ecco alcune caratteristiche generali

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Con la connettività 3G oramai diffusa quasi in tutto il mondo a macchia d’olio e la connettività LTE che si sta diffondendo sempre di più, molti ricercatori pensano già al futuro lavorando sulla connettività 5G. Nonostante essa non sia ancora uno standard definito (il dibattito in cui verranno standardizzate le caratteristiche avverrà tra il 10 ed il 18 Giugno prossimo), già molte aziende hanno incominciato i propri test, come ad esempio Samsung | Arriva il 5G, potrebbe scaricare 30 film in un secondo! – Samsung: primi test sul 5G | Video – Samsung prepara il 5G: entro il 2020 scaricheremo film in un secondo |. Tra le specifiche che sono state già decise dall’ITU (International Telecommunication Union) troviamo la velocità massima teorica di 20 Gpbs e la latenza minima di 1 millisecondo. 

Analizziamo nel dettaglio che cosa vogliono dire queste due caratteristiche:

  • Grazie ad un tale velocità, come esempresso anche nel link del primo paragrafo, si potranno scaricare file in un batter d’occhio. La connettività 5G sarà l’ideale per usufruire dei contenuti video 4K anche in mobilità. Ovviamente i 20 Gbps non verranno mai raggiunti nella realtà dato che si tratta di velocità in condizioni praticamente perfette, con una distanza ben precisa dalla torre radio e con un traffico di segnali veramente scarso da non interferire in alcun modo con le bande della connettività 5G ;
  • La latenza di appena 1 millisecondo permetterà non solo di giocare online come se fossimo in locale ma anche l’esplosione di un grandissimo settore, ovvero quello delle automobili a guida automatica. Grazie infatti alla possibilità di dare comandi con un ritardo di appena 1 millisecondo, il funzionamento di una rete autostradale completamente gestita dal computer e con macchine senza pilota umano diventerà realtà nel giro di pochi anni.

La connettività 5G sarà l’ideale anche per il settore IoT

Un altro vantaggio che la connettività 5G porterà sarà la possibilità di poter collegare, ad un singolo ripetitore radio, circa 1 milione di device. Al momento attuale un tale numero non sarebbe mai raggiunto neanche nella metropoli più sovrappopolata del mondo ma se pensiamo che il mercato dell’IoT (Internet of Things) è ancora agli albori e nel corso dei prossimi anni ci saranno connessi in rete diversi miliardi di dispositivi in più rispetto ad oggi, ecco che tale capacità torna veramente utile.

Per quanto riguarda l’arrivo delle prime sperimentazioni sul campo, l’ITU ha previsto il 2018 come anno perfetto, così da avere una tecnologia pronta e ben rodata per il debutto ufficiale previsto per il 2020.

Lorenzo Spada
Lorenzo Spada
Mi chiamo Lorenzo Spada e sono da sempre appassionato di tecnologia. Se volete discutere di smartphone, tablet e tecnologia in generale, aggiungetemi sui social.

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