Per quanto riguarda questo coronavirus nello specifico, si stanno facendo molte supposizioni e teorie in merito. Una di queste è che il SARS-CoV-2 potrebbe rimanere con noi per molto tempo, diventare alla stregua di un virus influenzale stagionale, ma con le dovute differenze. La pericolosità rimane più alta e il CDC stanno avvertendo che gli Stati Uniti potrebbero trovarsi a dover affrontare un pericolo più grande.
Il direttore del centro statunitense, Robert Redfield, ha affermato che il picco attuale è vicino, ma un pericolo più grande deve ancora arrivare. Un altro focolaio del coronavirus potrebbe arrivare in inverno mettendo a dura prova anche di più gli ospedali.
“C’è la possibilità che l’assalto del virus alla nostra nazione il prossimo inverno sarà effettivamente ancora più difficile di quello che abbiamo appena attraversato. E quando l’ho detto ad altri, in un certo senso hanno rimesso a posto la testa.”
Coronavirus: il pericolo di una seconda ondata
Le seconde ondate sono di solite più pericolose, per diversi motivi come l’evoluzione del virus, ma in questo caso il problema è un altro. Uno scoppio in pieno inverno andrebbe a mettere le strutture sanitarie ancora più sotto stress per via della concomitanza con i picchi di altre malattie, così come il picco della normale influenza stagionale.
“Chiaramente, mentre ci muoviamo per riaprire e penso che stiamo arrivando al culmine mentre ci sediamo qui oggi, dove siamo in grado di vedere l’altro lato della curva e vedremo continuare questo focolaio declinare nelle prossime settimane, dobbiamo capire l’estensione della trasmissione del virus.”