Sono molti i paesi in cui sono in corso delle sperimentazioni sui potenziali vaccini contro il coronavirus. Mentre buona parte del mondo attende con ansia l’arrivo di questi trattamenti, il via libera dato dopo l’analisi approfondita dei risultati, in Cina si passa subito ai fatti. Apparentemente, sul mercato nero sono diversi i vaccini arrivati e che stanno venendo venduti alle persone.
In Cina ci sono attualmente tre su candidati principali di vaccino ad avere raggiunto la terza fase della sperimentazione, quella su larga scala. Il governo ha deciso di testare quest’ultimi sui dipendenti governativi e al momento sembra intenzionata ad accelerare il processo.
Qualche industria farmaceutica si è già data da fare in tal senso. Secondo alcuni testimonianza, un numero crescente di persone si sono stanno mettendo in fila per ricevere una singola dose di dubbia provenienza di vaccino contro il coronavirus. Fanno pagare tra i 600 e i 1.500 dollari a singola dose.
Coronavirus: la ricerca del vaccino
Il vaccino sembra attualmente la chiave per poter tornare alla normalità, o perlomeno è quello che si spera. Non ci stupisce che qualche paese voglia affrettare questo processo così da non continuare a subire pesanti contraccolpi sull’economica. Il problema è che se non si è certi dell’efficacia di un vaccino, bruciare i tempi porterà solo più danni.
Sono due gli studi che più di tutti stanno promettendo, quello di Pfizer e di Moderna. Entrambi hanno raggiunto un efficacia superiore al 90%, il 94,5% nel secondo caso. Il primo trattamento però presente un ostacolo particolarmente fastidioso, la necessità di tenere le dosi a una temperatura estrema, -80°. Al contrario, per quello di Moderna può bastare -20° il che rende i processi di logistica molto più semplici.
Ph. credit: UNICEF