Covid-19, un italiano tra i ricercatori del vaccino di Cuba

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Μentre i vaccini Covid-19 sviluppati da multinazionali come Pfizer, Moderna e AstraZeneca dominano le cronache dei giornali, Cuba ha forse trovato una sua strada autonoma, e più silenziosa, nella lotta alla pandemia. Secondo i dati raccolti, i vaccini cubani rappresentano l’8% di tutti i vaccini giunti finora alla sperimentazione clinica. Allo sviluppo dei vaccini cubani collabora anche un ricercatore italiano, il 35enne Fabrizio Chiodo.

I vaccini cubani, a differenza di quelli a mRNA, utilizzano approcci completamente diversi. Soberana 1 consiste in una sub-unità della proteina “S” del Covid-19 somministrata con una membrana del meningococco che agisce da adiuvante. È una tecnica già usata per il primo vaccino contro il meningococco di tipo B e C e sappiamo già che può essere somministrata già a partire dai 3 mesi di età.

 

Covid-19, il vaccino di Cuba sarà gratuito e arriverà nel 2021

È lo stesso approccio adottato per il vaccino contro Haemophilus Influenzae di tipo B, il primo vaccino coniugato sintetico sviluppato a livello commerciale contro un batterio che può causare polmoniti e meningiti. Anche in questo caso, i bambini già vaccinati con questa tecnica sono milioni.

Le autorità sanitarie inizialmente hanno effettuato tamponi casa per casa, con uno screening a tappeto, riuscendo a contenerla. È stato ridotto l’utilizzo dei mezzi di trasporto, e si è riuscito a tenere aperte le scuole. Certo, il calo del flusso turistico ha rappresentato un colpo tremendo per l’economia cubana. In più, durante l’amministrazione Trump l’embargo è stato irrigidito e questo ha creato problemi nell’approvvigionamento energetico, con un paio di giorni senza corrente elettrica.

Su 11 milioni di abitanti i morti sono stati 145, contro una percentuale di guariti pari al 92,5 %. I contagiati a causa dell’embargo sono curati con farmaci prodotti proprio nel Paese. Il ricercatore spiega che si sta lavorando su vaccini pre-esistenti ai quali è cambiato un solo “pezzettino” della formulazione.

La base come adiuvante è quella del vaccino bivalente contro meningococco B e C, che ha Cuba esiste da 14 anni ed è l’unica ad averlo. Si tratta di una tecnologia altamente scalabile, dalla quale si possono produrre molte dosi e che è stabile a temperatura diverse. Il vaccino cubano sarà prodotto in primis per i residenti del paese, ma lo distribuirà gratuitamente a tutti i paesi in via di sviluppo che lo chiederanno. Ad oggi Bio Cuba Pharma ha 40 mila lavoratori ed esporta già in 48 paesi nel mondo.

Foto di Thirdman da Pexels

Annalisa Tellini
Annalisa Tellini
Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

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