Un nuovo studio ha suggerito che assumere cibi sani a base vegetale può ridurre il rischio d’infezione Covid-19 e la sua gravità. L’effetto protettivo di questa dieta sembra essere ancora maggiore per coloro che vivono in condizione svantaggiate. La cattiva alimentazione è una caratteristica comune tra i gruppi colpiti in modo sproporzionato dalla pandemia, ma mancano dati sull’associazione tra dieta e rischio e gravità di Covid-19.
Precedenti studi hanno affermato che una buona alimentazione ha un impatto riduttivo sulle malattie infettive. Inoltre hanno suggerito che la replicazione dei comuni coronavirus umani come 229E e SARS-CoV-1 è stata interrotta quando l’acido linoleico o arachidonico è stato somministrato ai pazienti.
Covid-19, una dieta a base vegetale può ridurre il rischio d’infezione
Ulteriori studi hanno trovato un collegamento diretto tra gli integratori alimentari e nutrienti con rischio ridotto d’infezione da Covid-19. Per valutare la qualità della dieta ai partecipanti è stato chiesto cosa mangiassero abitualmente prima della pandemia. Il team di ricercatori ha utilizzato un sistema a punteggio che includeva categorie di alimenti come verdure, frutta, pesce grasso, grassi e prodotti zuccherati.
Il gruppo di alimenti non sani ha ricevuto punteggio 1 mentre quello sano ha ottenuto 3 punti. Ciò ha scoperto che chi aveva una dieta ad alta qualità aveva meno possibilità di ammalarsi di Covid-19. Questi risultati erano coerenti in una serie di analisi di sensibilità che tengono conto di altri comportamenti sani, determinanti sociali della salute e tassi di trasmissione del virus nella comunità. I partecipanti con un punteggio più alto ha il 9% in meno di ammalarsi e il 41% di non sviluppare malattie gravi.
Sebbene non bisogna sottovalutare l’efficacia del vaccino e dell’utilizzo della mascherina, lo studio suggerisce un ulteriore modo per ridurre il rischio di infezione. Inoltre, l’impatto negativo sulla salute di una cattiva alimentazione è risultato essere ancora maggiore se accompagnato da uno status socioeconomico basso. I risultati sono un invito ai governi e alle parti interessate a dare la priorità a diete sane e benessere con politiche di impatto, altrimenti rischiamo di perdere decenni di progresso economico e un sostanziale aumento delle disparità di salute.
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