Una società israeliana, Virusight Diagnostic, che combina l’intelligenza artificiale con la tecnologia spettrale ha mostrato i risultati di uno studio che rivela l’efficacia del loro dispositivo sul Covid-19. Infatti è in grado di rilevare il virus in soli 20 secondi, con una precisione del 96% rispetto i test ora disponibili.
Virusight è una collaborazione tra l’ARC Innovation Center di Sheba Medical Center e Newsight Imaging, un’azienda che sviluppa chip per sensori di immagine CMOS. Il dispositivo israeliano è stato testato su oltre 500 campioni di saliva di uomini e donne di tutte le età, mostrando una sensibilità del 92%.
Covid-19, il dispositivo è in grado di rilevare il virus in 20 secondi
Questo metodo si è verificato essere sicuro ed efficace nel rilevare gli antigeni del virus e le particelle virali presenti nei campioni. I risultati di questo approccio possono aprire la strada ad una nuova generazione di test diagnostici e punti di cura dei patogeni. Il vero punto di forza di questo modo di testare si vedrà nei punti di cura.
Avere infatti la disponibilità di questo dispositivo nelle farmacie, nelle strutture di assistenza per anziani, negli ospedali e cliniche consentirà una diagnosi precoce e definitiva, con un conseguente controllo della pandemia e una maggiore salute per la popolazione. Il dispositivo SpectraLIT di Virusight ottiene le firme spettrali dei campioni dai tamponi orali e analizza gli algoritmi di apprendimento automatico che identificano il Covid-19. Il dispositivo invia quindi i risultati a un telefono o computer in 20 secondi.
È registrato come dispositivo IVD approvato e ha il marchio CE per il mercato europeo ed è in attesa di approvazione normativa negli Stati Uniti, Regno Unito, America Latina e Asia Pacifico. Sarà disponibile in Europa nelle prossime settimane. La soluzione ha la capacità di migliorare l’accuratezza nel tempo e consente un rapido adattamento ad altri agenti patogeni e mutazioni utilizzando un semplice aggiornamento del firmware. Nel frattempo, SpectraLIT è anche sottoposto a test di convalida in 36 ospedali in Nord e America Latina, Asia Pacifico, Europa e Medio Oriente.
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