Covid-19: il distanziamento potrebbe non bastare negli ambienti chiusi

Date:

Share post:

Ormai 18 mesi fa siamo stati costretti ad applicare il distanziamento sociale nei posti chiusi a causa del Covid-19. Questa restrizione era necessaria per non infettarsi con il virus quando uno parla o respira. Tuttavia questa distanza è davvero utile per bloccare la diffusione del virus nei luoghi chiusi?

A quanto pare non del tutto. Secondo uno studio infatti i ricercatori hanno suggerito che i due metri consigliati potrebbero non essere sufficienti per prevenire la trasmissione di aereosol nell’aria. Hanno deciso di analizzare il trasporto aereo di particelle cariche di virus rilasciate da persone infette negli edifici.

 

Covid-19, il distanziamento non potrebbe bastare per bloccare la diffusione

Inoltre hanno studiato gli effetti della ventilazione degli edifici e del distanziamento fisico come strategie di controllo per l’esposizione ai virus trasportati dall’aria. I ricercatori hanno esaminato tre fattori principali: la quantità e la velocità dell’aria ventilata attraverso uno spazio, il modello del flusso d’aria interno associato a diverse strategie di ventilazione e la modalità di emissione di aerosol della respirazione rispetto al parlare.

I risultati dello studio suggeriscono che le particelle cariche di virus possono viaggiare velocemente in meno di un minuto, anche a distanza di due metri. Questa situazione è altamente pronunciata quando ci troviamo in spazi interni e chiusi, senza una ventilazione sufficiente. La distanza fisica da sola non può essere sufficiente nel prevenire l’esposizione e dovrebbe essere implementata con altre strategie di controllo, come mascheramento ed una buona ventilazione.

Gli esperti hanno scoperto che gli aerosol viaggiavano più lontano e più rapidamente nelle stanze con ventilazione a dislocamento, dove l’aria fresca scorre continuamente dal pavimento e spinge l’aria vecchia verso una presa d’aria vicino al soffitto. Molti edifici commerciali utilizzano sistemi a modalità mista, che incorporano l’aria esterna per diluire l’aria interna e ottenere una migliore integrazione dell’aria e concentrazioni di aerosol temperate.

Aumentare la ventilazione e la velocità di miscelazione dell’aria può ridurre efficacemente la distanza di trasmissione e il potenziale accumulo di aerosol esalati, ma la ventilazione e la distanza sono solo due opzioni in un arsenale di tecniche protettive.

Foto di Alexandra_Koch da Pixabay

Annalisa Tellini
Annalisa Tellini
Musicista affermata e appassionata di scrittura Annalisa nasce a Colleferro. Tuttofare non si tira indietro dalle sfide e si cimenta in qualsiasi cosa. Corista, wedding planner, scrittrice e disegnatrice sono solo alcune delle attività. Dopo un inizio su una rivista online di gossip Annalisa diventa anche giornalista e intraprende la carriera affidandosi alla testata FocusTech per cui attualmente scrive

Related articles

Misteriose luci sopra il cielo del Portogallo: un fenomeno ancora senza spiegazione

Nelle notti intorno al 9 dicembre, strane luci sono apparse nel cielo portoghese, suscitando perplessità tra residenti ed...

Dislessia e genetica: i cambiamenti cerebrali che influenzano linguaggio, visione e movimento

La dislessia è un disturbo specifico dell'apprendimento che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Nonostante la...

United Airlines adotta AirTag per il tracciamento bagagli: una collaborazione pionieristica con Apple

United Airlines è diventata la prima grande compagnia aerea a integrare la tecnologia AirTag di Apple per il...

Apple AirPods con sensori biometrici: ecco cosa riserva il futuro

Nonostante Apple abbia recentemente lanciato sul mercato due nuovi modelli di AirPods, lo sviluppo delle nuove generazioni non...