Da essere considerato a uno dei paesi più preparati a un eventuale pandemia, perlomeno secondo uno studio precedente all’emergenza, il Regno Unito è invece diventato uno dei paesi più colpiti dal coronavirus e dal Covid-19. Non si parla di numeri assoluti, ma piuttosto in relazione alla popolazione.
Si parla di 1.586 morti per ogni milione di cittadini e un totale di 108.013 secondo l’ultimo aggiornamento. A livello di contagi invece sono 56.576 ogni milione con un totale di 3.852.623. Il punto più problematico sono ovviamente le morti e secondo un altro dato, le morti in eccesso rispetto agli anni precedenti, si parla sempre di più di 100.000.
Molti paesi hanno avuto difficoltà a registrare in modo accurato il numero di morti a causa del Covid-19 e per questo molti esperti guardando più attentamente al dato delle morti in eccesso. In realtà anche quest’ultimo a qualche difetto, ma mostra comunque l’evoluzione dell’emergenza dal punto di vista dei decessi.
Covid-19: il Regno Unito
Le parole di Sarah Caul, capo della mortalità dell’ONS: “È probabile che una parte significativa della prima ondata di eccesso di non Covid siano stati casi di Covid che non sono stati prontamente diagnosticati all’epoca a causa del minor numero di test e della minore esperienza clinica con una nuova malattia. Ciò può avere particolarmente colpito gli anziani con demenza e fragilità generale.”
L’eccesso di morti, come detto, presenta qualche difetto. Per esempio, molte morti sono state evitate a causa dei lockdown che hanno diminuito la popolazione circolante del paese. Al tempo stesso, persone con già altre patologie sono morte a cause delle difficoltà degli ospedali che si sono ritrovati sotto stress a causa dei migliaia di contagiati. In sostanza, ci vorrà molto tempo per capire quanto effettivamente il Covid-19 ha inciso e forse non si riuscirà mai a scoprire del tutto.
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