Da dove arriva il virus che causa il Covid-19? La risposta a distanza di più di tre anni non c’è, ma le teorie sono tante. Secondo un nuovo studio, l’origine è sempre da attribuire al mercato di alimenti vivi di Wuhan, ma l’animale in questione è il cane procione e non serpenti o pangolini.
Un team internazionale di ricercatori ha fatto nuove analisi sulle sequenze genetiche raccolte già in precedenza dai ricercatori cinesi. Quello che è stato visto è che c’era la presenza di DNA di questi cani, oltre però alla presenza di molte altre specie animali. In generale c’erano tracce positive al Covid-19. Da questo non si può estrapolare il fatto che siano stati il primo elemento della catena, ma secondo gli esperti di fatto lo sono.
Covid-19: la colpa dei cani procione
Le parole dei ricercatori: “La scoperta di cani procione infetti da Sars-CoV-2 rafforza la plausibilità che gli animali da allevamento infetti da coronavirus fossero un collegamento importante nella serie di eventi portando alla pandemia di Covid-19. Tuttavia, non confuta le teorie sulle fughe di laboratorio: ciò richiederebbe la dimostrazione che tali animali sono stati infettati prima del loro arrivo ed esposti al mercato del pesce di Huanan, cosa che potrebbe non essere mai possibile”.
Detto questo non c’è ancora risposta concreta sull’origine del Covid-19. I tasselli che mancano a scoprire la verità sono ancora tanti e ormai in molto stanno dando per scontato che mai riusciremo a scoprire fino in fondo con è effettivamente nata questa pandemia.