Gli scienziati sospettano da tempo che esista una connessione tra l’origine della vita e le prese d’aria idrotermali, ma uno studio recentemente pubblicato sulla rivista Nature Ecology & Evolution ha avvicinato i ricercatori alla conferma di questa ipotesi.
Tali aperture idrotermali sono crepe nella crosta terrestre che rilasciano fluidi estremamente caldi e alcalini sul fondo del mare. Quando questo liquido viene a contatto con i minerali della crosta del pianeta, reagiscono e formano varie sostanze ricche di idrogeno, essenziali per le reazioni chimiche che formano i complessi composti organici necessari per la vita.
“Esistono diverse teorie in competizione su dove e come sia iniziata la vita. Le aperture idrotermali subacquee sono tra i siti più promettenti per il primo sviluppo – e le nostre scoperte aggiungono peso a questa ipotesi con solide prove sperimentali“, ha detto l’autore dello studio Nick Lane in una nota.
La ricerca
Precedenti studi sono stati in grado di riprodurre i primi processi chimici attraverso i quali si sarebbero sviluppate formazioni cellulari di base in ambienti come le prese d’aria idrotermali. Tuttavia, fino ad ora, nessuno era stato in grado di creare molecole organiche di diversi tipi, essenziali per l’esistenza di protocellule, gli organismi primitivi.
Secondo Sean Jordan, autore dello studio, la nuova ricerca ha utilizzato una miscela di diversi acidi grassi e alcoli grassi che non era mai stata testata. In questo modo i ricercatori sono riusciti a creare protocellule in un ambiente simile alle aperture idrotermali, scoprendo che calore, alcalinità e sale non impediscono la formazione di strutture, al contrario la favoriscono.
Uno dei fattori che spiega questo meccanismo è il fatto che le molecole di carbonio più lunghe hanno bisogno di calore per formarsi in una protocellula. Inoltre, l’alcalinità aiuta le sostanze a mantenere la loro energia, mentre l’acqua salata rende stabili le molecole di grasso. “Nei nostri esperimenti, abbiamo creato uno dei componenti essenziali della vita in condizioni che riflettono al meglio gli ambienti più vecchi“, ha affermato Jordan. “Non sappiamo ancora dove si sia formata la vita, ma il nostro studio mostra che non possiamo escludere la possibilità di aperture idrotermali sul fondo del mare“.