L’Agenzia Spaziale Europea e l’Agenzia Spaziale Italiana hanno rilasciato le prime immagini dell’impatto della sonda DART (Double Asteroid Redirection Test) contro l’asteroide Dimorphos. Le immagini provengono dal piccolo satellite italiano che ha seguito la missione, il LICIACube.
Ecco le immagini dell’impatto del DART su Dimporphos scattate dal LICIACube
Il LICIACube, costruito in Italia, è infatti un minuscolo satellite che è stato rilasciato dalla navicella DART la settimana prima dell’impatto. Il compito di LICIACube era infatti proprio quello di catturare le conseguenze dell’incidente, scattare foto del cratere d’impatto e dell'”ejecta” (il pennacchio di detriti di asteroidi che ne deriva) e inviare le immagini al team della missione per l’analisi.
Le prime foto del LICIA, non hanno tardato ad arrivare e mostrano diversi angoli del piccolo asteroide Dimorphos in orbita attorno al suo asteroide binario Didymos. Le immagini sono state catturate nello specifico dalle telecamere gemelle del cubesat “LUKE” (LICIACube Unit Key Explorer) e “LEIA” (LICIACube Explorer Imaging for Asteroid).
Ora non rimane che analizzare i dati per scoprire se potremo difendere la Terra dall’impatto di un asteroide
Oltre alle immagini di LICIA, abbiamo anche le foto ed i video dell’impatto della sonda DART, immortalate dell’osservatorio Les Makes sul territorio insulare francese di Reunion. Les Makes è un osservatorio partner dell’ESA e sarà coinvolto nella prossima missione Hera, un programma che sarà lanciato nel 2024 che svolgerà il ruolo di “investigatore forense” di DART.
Hera indagherà infatti sull’asteroide Dimorphos più di tre anni dopo l’impatto fornendo informazioni sempre aggiornate sul sistema di asteroidi binari. Nel frattempo, gli analisti della NASA e dell’Applied Physics Laboratory della John Hopkins University inizieranno il processo di analisi dell’impatto del DART per determinare se la sua orbita è stata alterata dall’impatto.
Le indagini di Hera saranno fondamentali per comprendere se il sistema dell’ESA e della NASA, sperimentato con la missione DART, sia effettivamente sufficiente a difendere la Terra in caso di minaccia di impatto con un asteroide.