Una nuova variante del coronavirus, descritta come un ibrido tra le già ben note variante Delta e la recente variante Omicron, è stata scoperta da un team di scienziati del laboratorio di biotecnologia molecolare e virologia dell’Università di Cipro. Il capogruppo, il dottor Leontios Kostrikis, che ha riportato la notizia questo sabato, ha precisato che, viste le caratteristiche, ha deciso di chiamare la variante “deltacron”.
L’esperto assicura che la nuova variante ha una base genetica Delta, mentre contiene diverse mutazioni che invece fanno parte della Omicron. “Abbiamo trovato un numero significativo di mutazioni che erano state trovate in precedenza solo in casi di omicron, che è diverso dalle altre varianti poiché ha 30 mutazioni. Dieci di esse sono state identificate in questi campioni prelevati a Cipro“, ha spiegato Kostrikis durante una conferenza di stampa.
Inoltre, l’esperto ha aggiunto che la cosiddetta variante Deltacron è stata rilevata in 25 campioni prelevati nel Paese: 11 di questi erano presenti in pazienti ricoverati, mentre il resto è stato individuato nella popolazione generale. “La frequenza delle mutazioni era più alta tra i ricoverati in ospedale, il che potrebbe significare che esiste una correlazione tra ‘deltacron’ e ricoveri“, ha detto Kostrikis.
Ancora prematura qualsiasi conclusione
Tuttavia, è ancora prematuro trarre conclusioni sul fatto che il Deltacron possa essere più pericolosa degli altri ceppi. Parallelamente, il medico presumeva che la variante scoperta non potesse ancora essere rilevata in altri Paesi, quindi il team ha caricato le sequenze dei 25 test nel database GISAID, un’iniziativa scientifica globale che riunisce i dati genomici sull’influenza e sul coronavirus.