I gruppi di Facebook stanno diventando ormai un punto di incontro dei vari utenti del popolare social network fondato da Mark Zuckerberg. Molti ormai li definiscono come la nuova generazione di forum dove i membri possono discutere dell’argomento principale per cui il gruppo è stato creato. Facebook considera i gruppi una componente sempre più importante nella strategia globale dei social media.
La società, tuttavia, ha deciso di chiudere definitivamente l’app dedicata, ossia Facebook Groups, sia su Android che su iOS. Pensate che la versione Android di Facebook Groups, rilasciata nel 2014, non riceve più nessun aggiornamento dal 23 novembre 2016 e inoltre non può essere più scaricata dal Play Store, così come la versione per i dispositivi iOS presente sull’App Store.
Facebook Groups: l’app di gestione dei gruppi non sarà più accessibile tra qualche settimana
Nelle ultime settimane, infatti, i pochi utilizzatori dell’applicativo lamentavano problemi di funzionamento. A partire dalla sua presentazione ufficiale, Groups ha giocato un ruolo importante in Facebook. Questo perché ha permesso agli utenti di scoprire e partecipare alle numerose comunità presenti nel social network.
L’app, poi, è stata utilizzata come piattaforma di test e di sviluppo per scoprire una serie di feature che sono state integrate successivamente nel social network. Per le prossime tre settimane e mezzo, comunque, gli utenti dei Paesi in cui l’applicazione è disponibile, potranno continuare ad accedere e sfogliare i gruppi. La chiusura del software, prevista per il 1 settembre, è arrivata sotto forma di una conferma per una decisione presa già da diverso tempo.
In realtà, i gruppi continueranno ad esistere ma il social network dedicherà una maggiore attenzione alle sue funzionalità che saranno accessibili dall’applicazione principale e dal browser web. L’obiettivo finale dell’azienda è quello di ridurre al minimo il numero dei software da installare sul proprio smartphone o tablet Android e iOS e aumentare la qualità del servizio offerto all’utente finale.
Una situazione simile potrebbe accadere con Messenger, ossia l’app di messaggistica collegata a Facebook. Molti, però, pensano che quest’ultima continuerà a funzionare come un servizio stand-alone visto l’oltre il miliardo di utenti che la utilizzano.